8 febbraio 2010
Tirocini formativi: in pista i consulenti del lavoro
Chiamatelo stage, tirocinio formativo, avvicinamento al lavoro o come volete, si tratta sempre di un periodo di conoscenza diretta del mondo del lavoro effettuato attraverso l’inserimento in azienda. Fermi, già lo so quel’è la prima obiezione. Molti diranno che in realtà è solo un periodo di lavoro pagato poco (o niente). Risposta. E che cambia?
Il tirocinio resta sempre una fase di pre-lavoro in cui le parti sono disposte di fatto a conoscersi sul campo e che, nella maggior parte dei casi, è propedeutica alla stipulazione di un vero contratto di lavoro, anche con contenuti formativi (apprendistato).
In nessun caso il tirocinio può essere assimilato ad un rapporto di lavoro e, dunque, non è prevista alcuna retribuzione per il tirocinante. È consentito, tuttavia, all’azienda ospitante corrispondere al tirocinante un rimborso per spese sostenute, quali trasporto, pasti, ecc. In tale caso le somme corrisposte al tirocinante sono soggette alle ritenute fiscali previste dalla legge.
La disciplina normativa è ormai datata (1997) ma l’occasione di riparlarne è fornita dal rilancio dell’istituto fatto dai Consulenti del Lavoro, attraverso la Fondazione per il Lavoro. L’operazione consente di snellire i passaggi burocratici saltando completamente i centri per l’impiego, che, come è noto, non brillano proprio di celere operatività.
Riepiloghiamo le principali regole:
Chi può essere avviato ad un tirocinio
- studenti che frequentano la scuola superiore;
- allievi degli istituti professionali o dei corsi di formazione professionale;
- soggetti in cerca di prima occupazione o disoccupati compresi quelli iscritti nelle liste
di mobilità;
- cittadini stranieri;
- soggetti portatori di handicap o con svantaggio sociale;
- studenti universitari e neolaureati.
Durata massima del Tirocinio
- non superiore a 4 mesi per studenti della scuola secondaria;
- non superiore a 6 mesi in caso di allievi di istituti professionali o di corsi di
formazione professionale;
- non superiore a 6 mesi in caso di lavoratori disoccupati compresi quelli iscritti nelle
liste di mobilità;
- non superiore a 12 mesi per studenti universitari o allievi di corsi di perfezionamento o
specializzazione post-laurea, anche nei diciotto mesi successivi al termine degli studi;
- non superiore ai 12 mesi per persone svantaggiate;
- non superiori a 24 mesi per soggetti portatori di handicap.
Limiti numerici ai tirocini
- aziende, Enti o studi professionali con non più di 5 dipendenti a tempo indeterminato:
1 tirocinante;
- aziende, Enti o studi professionali con un numero di dipendenti a tempo indeterminato
compreso tra 6 e 19: non più di 2 tirocinanti contemporaneamente;
- aziende, Enti o studi professionali con più di 20 dipendenti a tempo indeterminato:
tirocinanti in misura non superiore a 10%.
Come avviare un tirocinio
Dal 1° gennaio 2010 tutti i Consulenti del Lavoro, purchè delegati della Fondazione Lavoro, potranno attivare per i propri studi professionali o per le aziende clienti, i tirocini
comodamente seduti alla propria scrivania e con pochi semplici passaggi per via telematica. Le procedure sono molto semplici ed efficaci (personalmente testate).
E’ un metodo di avvicinamento al lavoro estremamente efficace e pertanto consiglio il suo utilizzo. In molti casi (non credo di essere l’unico a sentirmi dire da alcuni clienti: “Dotto’ nun era in nero era in prova, se va bene je famo er contratto” magari detto con accenti diversi a seconda che ci si trovi nel Lombardo Veneto o nel regno delle Due Sicilie) potrebbe legalizzare legittime istanze di verifiche attitudo-comportamentali da parte di imprenditori che vedono nella brevità del periodo di prova contrattuale la mortificazione del concetto stesso di valutazione della risorsa. Per i ragazzi un strumento in più da utilizzare con attenzione e disponibilità.
Scritto il 8-2-2010 alle ore 22:35
molto interessante la novità. ho però sempre paura che formule di inserimento facili sulla carta risultino rischiose e fonti di vertenze. come fare per scongiurare tali possibilità?
Scritto il 8-2-2010 alle ore 22:37
non mi convince. insomma perchè per cominciare a lavorare devo fare tutte queste trafile, sono laureata e mi vedo offrire tirocini o cocopro, che senso ha tutto questo?
Scritto il 9-2-2010 alle ore 15:28
Perchè non promuovere anche nella Regione Lazio la possibilità di attivare tirocini formativi presso Ditte individuali/Liberi professionisti ancorchè privi di dipendenti a tempo indeterminato così come consentito in Emilia Romagna previo impegno scritto del titolare ad assicurare la propria presenza ed impegno formativo nell’orario di frequenza dello stagista?
Per quale ratio a dimensioni di struttura minori si debbono accompagnare minori opportunità di inserimento ?
Scritto il 10-2-2010 alle ore 10:12
Gentilissimo, Le porrei un quesito:
“Un’azienda con oltre 50 dipendenti, ha avviato Tirocini formativi per un massimo del 10%, può ospitare STAGISTI esterni, inviati da enti o altro, derogando il limite previsto del 10%?”.
Se sarà possibile rispondere La ringrazio di cuore.
Scritto il 10-2-2010 alle ore 13:07
Caro Paolo,
debbo fare una premessa: credo che questa possibilità (che tu hai analizzato davvero esaurientemente) sia molto positiva ed una conquista per la nostra categoria.
Da consulente delegato della Fondazione per ora non l’ho ancora usufruita ma mi darà la possibilità di attivare diversi rapporti.
Inoltre, ritengo positivo – in genere e non solo in questo momento di crisi – ogni tentativo di dare mobilità e vivacità al mondo del lavoro e all’incontro domanda-offerta professionale: l’immobilismo è sempre una sconfitta ed una perdità di chances.
Insomma, osservo in maniera non scontata e non retorica che tutto ciò è davvero molto positivo.
Però una parte di me non riesce a non comprendere le ragioni di carla (il post n . 2): ho 30 anni (circa) e varie competenze, però non trovo mai un autobus, solo brevi passaggi da autostop (scusate l’esempio).
Per continuare a accedere ad apprendistato e/o al contratto di inserimento devo comunqe rispettare dei limiti percentuali di qualificazione/conferma, che mi sembra non ci siano nel tirocinio.
Così il tirocinio diventa in alcuni casi anche noti ed evidenti la modalità pretestuosa di utilizzo di manodopera a basso costo, con tante promesse e poi un po’ di mosche in mano.
Insomma, quanti utilizzano intelligentemente e quanti invece sfruttano (brutto termine, ma per intenderci …) il tirocinio ?
E visto ciò che ha dato lo spunto a queste riflessioni, la (indiscutibile) caratura professionale dei cdl e la loro “vocazione” deontologica sarà sufficiente a costituire un discrimine positivo ed un argine all’abuso ? (la risposta la tengo per me… ma forse si capisce dalla domanda)
Scritto il 10-2-2010 alle ore 14:45
Personalmente ho iniziato ad offrire tirocini, anche se allora li chiamavamo ancora stage, nel 1992 e continuo tuttora, con soddisfazione mia ed anche dei miei tirocinanti, molti dei quali (ma è anche e soprattutto merito loro) hanno poi trovato posti di lavoro di assoluta soddisfazione.
Alcuni commenti / chiarimenti:
Norme di riferimento: L. 24 giugno 1997 n. 196, D.M. 25 marzo 1998 n. 142.
Consigli per un/a candidato/a tirocinante:
– durata minimo sei mesi – ideale un anno se no impari poco o niente;
– come distinguere un tirocinio buono da uno cattivo?: anche dal rimborso spese – Nelle aziende che lo offrono il rimborso spese il rimborso oscilla tra i 400 ed i 1000 Euro (vedi il sito http://www.repubblicadeglistagisti)
– assicurati di avere un tutor che abbia veramente tempo e voglia di seguirti.
Per chi vuole reclutare un/a tirocinante:
La legge 196/197 chiarisce che i tirocini non implicno un rapporto di lavoro (il tirocinante non matura ferie, permessi ecc) ed il tirocinio può essere risolto in qualsiasi momento (anche dal tirocinante se capisc che non imapara niente e viene usato come bassa manovalanza). Nel 2007 in Italia sono stati attivati più d 50.000 tirocini.
Da ultimo capisco ma non comprendo lo sfogo di Carla: all’atto dell’iscrizione in Università non ci garantiscono certo che con una Laurea il posto di lavoro è assicurato….
Scritto il 10-2-2010 alle ore 17:27
Aziende senza dipendenti é possibile lo stage?
Il sito de La repubblica degli stagisti ha pubblicato il 16 dicembre 2009 un significativo approfondimento.
Situazione inverosimile: non c’è una prassi regionale uniforme e questo è lo “stato dell’arte”: ammessa l’attivazione di stage per aziende senza dipendenti in Piemonte, Sicilia, Emilia Romagna, Veneto; esclusa invece nel Lazio, in Lombardia e in Liguria.
Senza commenti ….
Scritto il 10-2-2010 alle ore 19:19
Spettabile Dottor Stern,
la possibilità di svolgere tirocini formativi per i giovani come me è molto proficua.Io personalmente ne ho approfittato facendomi sei mesi presso lo studio di un consulente del lavoro e quando sarò laureata non vedo l’ora di cominciare la pratica professionale. Non pensa però che i tirocinanti vadino leggermente più tutelati? Non penso all’equiparazione del tirocinio ad un contratto di lavoro di tipo surbonadinato (sarebbe un paradosso) ma all’almeno all’introduzione di norme che impongano al soggetto ospitante il riconoscimento al tirocinante di un rimborso in base magari al beneficio apportato dal medesimo all’attività dell’azienda. o magari poter aver riconosciuto il periodo di tirocinio ai fini di un eventuale contratto successivo di apprendistato. Mi piacerebbe sapere cosa pensa in merito. Grazie.
Scritto il 10-2-2010 alle ore 20:41
i numerosi interventi ritengo siano tutti molto stimolanti ed interessante e pertanto proverò a fornire qualche risposta e qualche opinione.
partiamo dal commento di andrea (5). non c’è alcun dubbio che ogni strumento possa avere un utilizzo patologico ma in questo caso il rischio è ridotto per due motivi principalmente: la breve durata del periodo di tirocinio e la possibilità che resta sempre al “finto tirocinante” di eccepire la simulazione del contratto. quindi pesando + e – ritengo che qualunque strumento mette in contatto domanda e offerta (questo si vero dramma del mercato del lavoro) sia benemerito.
Scritto il 10-2-2010 alle ore 20:49
caterina ti auguro una laurea al più presto così tu possa entrare nella “grande famiglia dei cdl”.
non son d’accordo con te però sull’inserimento di vincoli al tirocinio. ne snatureremo il contenuto. insomma un tirocinio è un po’ fare conoscenza, capisco benissimo quello che dice carla (commento 2), ma ribalto la questione: durante lo studio universitario è stata pagata? no, anzi ha pagato rette e tasse. orbene, capisco che sto forzando la situazione, ma se un’azienda ti dice “vieni qui apprendi un po’ di pratica, vediamo quello che vali e le tue potenzialità” direi che abbiamo aperto una bella opportunità. quando esisteva il libretto di lavoro il dramma era il primo timbro. nessuno ti assumeva perchè non avevi mai lavorato. ecco. almeno un tirocinio consentirà di poter cominciare a scrivere un curriculum vitae!
Scritto il 10-2-2010 alle ore 20:51
gianni, no. la risposta al quesito è no. i limiti sono riferiti all’azienda ospitante e non alla proponente (DM 142/98)
Scritto il 10-2-2010 alle ore 20:53
stefania, svolgeno la mia attività professionale a roma e partecipando la consiglio provinciale dell’ordine dei consulenti del lavoro di roma, ho registrato la criticità e verifichiamo le possibilità … sai c’è la campagna elettorale in corso quindi quale momento migliore ?
Scritto il 10-2-2010 alle ore 20:54
grazie a marco bianchi per la sua testimonianza e per la segnalazione dell’utile sito
Scritto il 11-2-2010 alle ore 19:09
Il centro Impiego della nostra zona (Menaggio (Co)) promuove da tempo i tirocini. Io credo sia uno strumento di buona qualità per favorire l’incontro tra domanda e offerta nel mondo del lavoro normalmente regolato da procedure e vincoli troppo onerosi per tutti. Il fatto che la categoria dei CDL sia intermediario qualificato per questa operazione è dal mio punto di vista una cosa molto positiva. Per l’aspetto pratico mi resta una domanda per il dr. Stern : “se il compenso è rimborso spese quali ritenute fiscali sconta ??”
Grazie anticipatamente per la risposta e per l’interessante argomento aperto
Scritto il 12-2-2010 alle ore 18:54
Grazie, Paolo se potrai interessarti della questione degli stage presso aziende senza dipendenti a tempo indeterminato
Al Centro impiego di Roma mi hanno detto che “forse” se un certo numero di Consulenti del lavoro promuovessero un’istanza per “aprire” la situazione …
Questo mi fa dire che sei la persona giusta al posto giusto !
Scritto il 13-2-2010 alle ore 11:06
caro Cmax per il tramite dei centri per l’impiego è possibile da tempo attivare tirocini formativi.in questo caso il problema spesso è legato ad adempimenti burocratici e lungaggini procedurali. altro elemento di differenza è che nel caso il soggetto promotore sia l’azienda (tirocini presso CPI)la stessa deve farsi carico di una polizza RC per coprire dal punto di vista assicurativo il tirocinante, nel caso dei tirocini CDL tale polizza è già prevista nella convenzione con la Fondazione stessa.
quanto ai riflessi fiscali intreviene l’art. 50 TU imposte dirette che equipara le indennità, a qualunque titolo erogate, nell’ambito di un percorso formativo a reddito di lavoro dipendente.
Scritto il 13-2-2010 alle ore 11:06
stefania grazie. vediamo quello che si può fare.
Scritto il 20-2-2010 alle ore 17:54
funzionano. Ho cominciato con un tirocinio di 4 mesi in un ufficio amministrativo, ho lavorato tanto guadagnando poco (€ 500 mese) ma poi mi hanno fatto un contratto a t. Indeterminato. Voglio dire ai ragazzi che leggono questo post di sfruttare questa opportunità. In bocca al lupo a chi cerca lavoro.
Scritto il 21-2-2010 alle ore 16:11
ottima testimonianza marco.
Scritto il 11-3-2010 alle ore 09:45
Buongiorno, avrei un quesito in merito al trattamento fiscale dei rimborsi spese riconosciuti forfettariamente allo stagista. Suppondendo di erogare la somma di € 500,00 mese come rimborso spese, ai fini fiscali tale somma rientra tra i redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente, scontando eventualmente le detrazioni previste, oppure è assoggettata a rinetuta d’acconto nella misura del 20%, e quindi lavoro automono?.. Le chiedo questo perchè leggendo in giro, ho trovato informazioni contrastanti… e confuse. la ringrazio in anticipo.
Scritto il 11-3-2010 alle ore 20:02
cara Emanuela come avevo precisato rispondendo a stefania (comm. 16) la tassazione è quella del lavoro dipendente (scaglioni,detrazioni ecc…)
Scritto il 29-3-2010 alle ore 12:29
Egregio Dott. Stern, volevo sapere se a seguito di un periodo di apprendistato terminato prima del periodo di prova presso un’azienda, potevo fare, presso la stessa, ora un tirocinio formativo in reparto diverso con mansioni diverse. Altrimenti mi lasciano a casa! Grazie
Scritto il 29-3-2010 alle ore 13:10
mi associo a chi valuta positivamente lo strumento del tirocinio formativo ( sempre che sia utilizzato correttamente): mi pare essere un giusto momento di incontro fra i due soggetti interessati ( lavoratore e soggetto ospitante).
Durante il tirocinio, il soggetto ospitante può fare una valutazione delle capacità del tirocinante e questi potrà valutare se l’attività lavorativa che viene a svolgere è confacente alla sue aspettative.E’in fondo un periodo di prova lunga, che può determinare l’instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato a tutti gli effetti.
Scritto il 29-3-2010 alle ore 20:17
carlo quando si dice la chierezza delle idee … hai di fatto centrato la situazione
Scritto il 29-3-2010 alle ore 20:22
ecco il post di arianna (spero di aver compreso bene il significato) palesa forse un utilizzo “fraudolento” del tirocinio. se non capisco male l’azienda chiude un periodo di apprendistato licenzia arianna e la inserisce nuovamente in azienda con un tirocinio, o ci sono ragioni ed esigenze particolari che mi sfuggono o c’è “puzza di zolfo”!
arianna per te i problemi non si pongono mai, se ritieni che l’operazione possa essere per te utile (o meglio se ritieni di poterla accettare) puoi farlo tranquillamente, sarà la tua azienda che dovrà dimostrare la legittimità dell’operazione in caso di contenzioso o di verifica ispettiva.
Scritto il 14-4-2010 alle ore 15:31
Vorrei sapere se a Suo parere può essere avviato ad un tirocinio un giovane con titolo di studio (diploma o laurea) adeguato al lavoro da svolgersi, con diverse esperienze lavorative (2- 3 anni di assunzioni varie) attinenti solo in parte alle mansioni e al contenuto del tirocinio.
Grazie.
Scritto il 15-4-2010 alle ore 22:49
carlo, non vedo alcun tipo di criticità, l’importante è che il giovane sia inseribile nelle categorie che ho evidenziato nel mio post nei confronti delle quali è possibile avviare un tirocinio.
Il tirocinio non va confuso con l’apprendistato (in quel caso è vero che è opportuno tener conto dei precedenti rapporti di lavoro).
Scritto il 23-4-2010 alle ore 12:31
Vorrei urgentemente sapere a quanto può ammontare l’importo netto mensile di un tirocinio formativo di 6 mesi (inla 2). Il lordo è di 450,00 mensili.
Scritto il 25-4-2010 alle ore 16:57
direi che non dovresti avere problemi di “netto”. si applicano le stesse norme fiscali del lavoro dipendenti (quanto a scaglioni e detrazioni d’imposta), considera poi che non essendo reddito imponibile ai fini previdenziali non hai nemmeno la ritenuta INPS
Scritto il 27-4-2010 alle ore 14:44
Buongiorno,
lavoro per un consulente del lavoro a Verona e l’ente promotore che ha proposto ad un mio cliente un tirocinio per un ucraino, mi ha detto di rilasciare mensilmente “borse di studio” da 1.300,00€ con regolare ricevuta.
Ovviamente i 1.300,00€ sono da intendersi lordi.
Mi ha detto pero’ (e questo mi sembra strano) che a fine anno dovro’ emettere CUD!
Io ribadendogli il fatto che non essendo soggetto a libro unico, l’emissione del cud mi è impossibile, lui a quel punto non mi ha più saputo rispondere.
A questo punto le chiedo: devo fare o no il Cud? o in alternativa posso fare una certificazione dei compensi erogati? ed è obbligatoria soprattutto?
La ringrazio in anticipo e anche del servizio che offre, è difficile a volte trovare risposte su temi così particolari, specialmente dalle istituzioni.
Grazie ancora
Scritto il 30-4-2010 alle ore 08:45
cara marta
ti hanno detto bene. la circostanza che non ci sia LUL è del tutto indifferente circa la natura fiscale dei compensi percepiti dal tirocinante che, essendo equiparati a reddito da lavoro dipendente, hanno necessità di emissione di medesima certificazione finale
Scritto il 4-5-2010 alle ore 06:32
Sono laureata in Scienze Politiche (v.o.) e da tempo sto riflettendo sull’ipotesi di svolgere il tirocinio per Consulente del Lavoro. A tal proposito Le chiedo se sa dirmi in linea di massima la percentuale di placement di questa figura professionale e se l’eventuale sbocco lavorativo riguarda esclusivamente la collaborazione con le aziende o anche altro. Il rimborso spese, a volte previsto, a quanto dovrebbe corrispondere in media? La ringrazio anticipatamente per la risposta e spero possa aiutarmi a fare un pò di chiarezza tra le mie idee. In molti mi hanno consigliato di investire le mie energie in un master piuttosto che in un’esperienza lunga come il tirocinio per CdL dicendomi che questa figura professionale non mi offre garanzie di trovare lavoro, specialmente nel Sud Italia. Ma in realtà la figura di CdL mi affascina… Distinti saluti.
Scritto il 4-5-2010 alle ore 11:47
rosa mi sollecita consigli sull’accesso alla professione. per me quasi un invito a nozze! per prima cosa quello che tu chiami tirocinio in realtà è il periodo di praticantato previsto obbligatoriamente dalla legge per l’accesso alla professione. nulla a che vedere quindi con i tirocini di cui parliamo nel post (ciò per evitare confusioni in chi ci legge).
alcuni dati per consentirti valutazioni: i consulenti del lavoro sono in italia circa 24.000, hanno avuto crescite importanti, percentualmente parlando, rispetto ad altre profesioni, gestiscono circa 8.000.000 di rapporti di lavoro.
è una professione che è cambiata tanto in questi anni, i nuovi consulenti si occupano di amministrazione del personale (gestione pay roll), di consulenza di diritto del lavoro, di sicurezza del lavoro, di gestione delle risorse umane. insomma il cdl oggi è un professionista a tutto tondo del rapporo impresa / lavoratore. i clienti sono esclusivamente imprese, molti cdl sono integrati anche con rapporti di lavoro dipendenti nell’ambito di uffici del personale.
una professione, difficile come tutte le professioni, ma che, specialmente in questo momento, mi sentirei di consigliare.
detto ciò nota dolente: non sono previsti indennizzi standard per i praticanti, il loro ammontare dipende dalle prassi degli studi. generalmente si trovano sempre accordi soddisfacenti! in bocca a lupo rosa!
ps
ultima annotazione quella del cdl è ormai sempre più una professione in rosa, le donne da tempo hanno superato gli uomini.
Scritto il 21-5-2010 alle ore 17:44
vorrei sapere se a Suo parere è possibile effettuare un tirocinio formativo in una regione diversa dalla propria;io ho da poco finito il periodo di praticantato presso uno studio di CDL nella mia città,però adesso mi piacerebbe fare un tirocinio formativo,sempre presso un CDL per approfondire meglio le mie conoscenze e cmq fare un’esperienza formativa che vada a completare quella che ho già compiuto, però in una città diversa, è possibile farlo?
Scritto il 22-5-2010 alle ore 12:18
cara luana nessun problema in merito. puoi svolgere tirocini ovunque tu creda.
in bocca al lupo per la tua nuova attività professionale.
Scritto il 2-6-2010 alle ore 15:39
Buongiorno, mi unisco alla discussione sperando di risolvere un dubbio.
Ho sempre saputo che i tirocinanti non sono tra i soggetti da includere nel LUL nè vi è l’obbligo di inviare Unilav se si tratta di tirocini non finalizzati all’assunzione eppure qualche consulente del lavoro asserisce il contrario.
Potrei sapere cortesemente se dei tirocinanti che hanno frequentato un corso di formazione presso un ente privato convenzionato con la provincia, e che al termine del corso avranno un periodo di work esperience con erogazione di importi a titolo di borsa lavoro debbono essere comunicati attraverso l’Unilav e se vanno indicati nel LUL o se invece basta un cedolino non vidimato solo per calcoli Inail e Irpef? Il Cud presumo sia obbligatorio. Grazie in anticipo per le risposte.
Scritto il 8-6-2010 alle ore 09:33
caro marco
nel caso prospettato direi che:
Unilav: vanno comunicati tutti i dati relativi ai tirocini ex L 196/97 se finalizzati all’inserimento professionale;
LUL: non c’è obbligo di trascrivere i dati del tirocinante sul LUL, resta inteso che permangono gli obblighi fiscali tipici del sostituto d’imposta in capo al soggetto promotore, ivi compresa la certificazione CUD
spero di esserti stato utile
buon lavoro
Scritto il 2-7-2010 alle ore 14:18
salve, vorrei sapere in merito al progetto inla2 (linea 2) che tipo di contratto di lavoro successivo ai 6 mesi di tirocinio l’azienda/ente è tenuta ad offrire e se è previsto un rimborso spese.
grazie buon lavoro
Scritto il 9-7-2010 alle ore 15:41
Ho un dubbio..
ho un diploma di 5 anni come Ottico, durante un colloquio di lavoro come Ottico mi hanno detto che dovevo far 6 mesi di tirocinio, 3 mesi di stage e altri 3 anni di apprendistato.
Io ho 24 anni e ho già lavorato in altre aziende come impiegata.
è vero quello che mi hanno detto che devo fare?
Scritto il 12-7-2010 alle ore 10:31
rosa scusa ma non conosco il progetto di cui parli.
in linea generale non vi sono obblighi assuntivi dopo il tirocinio e comunque è possibile che sia proposto qualunque tipo di contratto, anche con contenuto formativo.
quanto ai rimborsi spesa, salvo specifiche indicazioni riferibili al progetto in questione, non vi sono obblighi particolare, il tirocinio è tipicamente gratuito.
Scritto il 12-7-2010 alle ore 10:43
francesca … che dire. capisco bene la tua situazione e provo a mettere in fila qualche elemento che può esserti utile.
6 mesi di tirocinio + 3 mese di stage??? non capisco. i termini, nel nostro caso, sono sinonimi. pertanto, essendo tu diplomata, la durata massima del tuo tirocinio è pari a 6 mesi.
l’apprendistato successivo? è possibilie che un’azienda richieda questa formula di assunzione poichè ad oggi è quella che consente le maggiori riduzioni contributive (quindi costa un po’ meno all’azienda). per essere legittimo il contratto di apprendistato deve avere un chiaro contenuto formativo in linea con il CCNL e la normativa regionale. quindi: oneri (scadenza del contratto, retibuzione + bassa) e onori (attività formativa, inserimento in azienda con un contratto di lavoro dipendente).
la scelta comunque è sempre tua. il mio consiglio?
crescere con la propria professionalità fino al punto di poter cominciare a dettare le “condizioni” di assunzione e non solo ad accettarle … per arrivare a ciò ogni strumento va bene, anche l’apprendistato.
Scritto il 20-7-2010 alle ore 17:29
Non riesco fare tirocinio perche ho superato il redito di 8000 euro. Quale e la lege che prevede i requisiti dei tirocinanti?
Scritto il 21-7-2010 alle ore 09:21
In risposta al quesito 42 di Adriana
I tirocini sono attualmente disciplinati dal D.M. 25 marzo 1998, n. 142 .
Tale regolamento ministeriale ha dato attuazione ai principi ed ai criteri di cui all’art. 18 della L. 24 giugno 1997, n. 196.
Non ritengo che esistano limiti di reddito per instaurare il tirocinio.
Scritto il 21-7-2010 alle ore 15:29
avere colleghi attiviti e preparati come carlo è una garanzia di non ritardare nelle risposte. carlo grazie quindi per il puntuale riferimento.
ad integrazione, per adriana, i requisiti generali per poter attivare un tirocinio sono indicati nel post. oltre a quello null’altro.
ritengo che il tuo problema potrebbe essere relativo allo svolgimento di una attività lavorativa che facendoti superare una determinata soglia di reddito ti fa perdere lo status di disoccupata.
Scritto il 1-8-2010 alle ore 16:31
Avrei bisogno di informazioni sui tirocini pagati dalla Regione. Dato che il rimborso spese viene dato dalla regione è comunque necessario emettere un CUD ? E lo deve fare il datore di lavoro o sarà la Regione a dare qualche certificazione ? Se invece parte del tirocinio fosse pagato dal datore di lavoro allora dovrebbe fare un cud per la parte in questione ? E’ necessario attivare il tirocinio con la comunicazione unica in tutti i casi o ci sono casi particolari ? Dato che va aperta una posizione inail il datore di lavoro dovra’ pagare il minimale rapportato la periodo oppure usare la retribuzione pagata dalla regione o dal datore di lavoro ? E infine i dati devono transitare anche sul 770 ? Grazie per le informazioni preziose e complimenti per le risposte precise che vengono date.
Scritto il 2-8-2010 alle ore 20:34
grazie daniela.
in merito ai tuoi quesiti ti specifico che:
1) il CUD deve essere emesso, nella sua qualità di sostituto d’imposta, dal soggetto che eroga l’indennità al tirocinante;
2)il tirocinio è oggetto di comunicazione preventiva obbligatoria, purtuttavia con nota del 14/2/2007 il ministero del lavoro ha evidenziato taluni casi in cui tale obbligo verrebbe meno. allo stesso modo va comunicata l’eventuale trasformazione in rapporto di lavoro;
3) il pagamento dell’INAIL, dopo aver aperto specifica voce di rischio per il tirocinio, va effettuato sulla base delle retribuzioni convenzionali pari al minimale di rendita rapportata ai mesi di svolgimento del tirocinio;
4)ovviamente lo stesso soggetto di cui alla mia risposta (1) dovrà procedere a registrare nel modello 770 il tirocinante.
nella speranza di esserti stato di ausilio.
buon lavoro.
Scritto il 19-8-2010 alle ore 16:29
Buongiorno,
vorrei sottoporle la mia attuale situazione, sperando che il mio intervento possa essere utile anche per altri che lo leggeranno.
Dal 2006 sono laureata e lavoro dal 2002; sono passata da collaborazioni occasionali a cocopro, da momenti di disoccupazione a tirocini formativi per l’orientamento nel mondo del lavoro nonostante qualche anno di esperienza l’avessi già… ma siccome visto il periodaccio di più non ho trovato e non sto trovando… accetto il compromesso.
Attualmente sono “impiegata” presso un’azienda, con convenzione con CPI di competenza secondo la L. 24 giugno 1997 del tirocinio formativo, convenzione sulla quale c’è scritto: “si prevede un rimborso spese di 600 euro mensili + mensa”.
Ricevo dunque “busta paga/stipendio” di 600 euro, SENZA contributi IRPEF/INPS: questo è regolare?
Mi sono assentata per motivi di salute (tutto documentato dal mio medico) un paio di settimane e quel mese ho ricevuto meno di 600 euro: è giusto?
Durante il mese di agosto l’azienda è rimasta chiusa per 3 settimane: devo aspettarmi meno di 600 euro sul mio conto?
Ora, ho letto la L. 24 giugno 1997, art. 18 in particolare, ma non è chiara, secondo me, la modalità di “retribuzione” in caso di malattia, ferie, etc. Allora, cosa si intende per rimborso spese? In passato, durante i cocopro, ho sempre ricevuto l’intera somma pattuita… per rimborso spese ho sempre pensato al rimborso della benzina (oltretutto l’azienda dista più di 20 km) più la mensa, più QUELLO CHE NORMALMENTE VIENE RETRIBUITO O MATURATO: MALATTIA, FERIE, ETC… a questo punto posso solo fare una richiesta formale al mio tutor in azienda citando solo quanto pattuito, firmato e controfirmato sulla convenzione di cui sopra, in copia conoscenza al tutor del CPI.
Come mi consiglia di muovermi? Insomma, non mi sembra di chiedere la luna, devo pensare a una presa in giro?
Grazie
Scritto il 19-8-2010 alle ore 21:20
guarda rebecca, provo a risponderti io e qualcuno mi corregga se sbaglio:
lo stagista o tirocinante che dir si voglia non ha nè ferie, nè malattia, nè permessi. ma quel che è peggio, a mio parere, è che non è un rapporto di lavoro valido ai fini contributivi! in parole povere: non ti fa andare in pensione 6/9/… mesi prima.
sei solo assicurata INAIL ovvero se ti infortuni sul posto di lavoro o in itinere sei coperta.
inoltre in tutto e per tutto sei assoggettata ad IPERF quindi detrazioni, scaglioni ecc. se fai più lavori durante l’anno nella dichiarazione dei redditi devi dichiarare anche lo stage che hai fatto, ergo devi farti dare anche il modello CUD dal datore di lavoro presso cui hai fatto lo stage.
lo stage è un’ottima opportunità per inserirsi nel mondo del lavoro quando si è alle prime esperienze, se poi se fortunata anche a stare in un posto dove ti seguono bene e IMPARI tante cose allora ancora meglio, per il resto fa solo curriculum.
)
io ho fatto 2 stage e li ho fatti solo perchè non trovavo nient’altro di meglio. il primo abbastanza interessante presso una banca ma niente di che… tutti noi stagisti sapevamo già al 100% che lo stage era fine a se stesso: non ci avrebbero assunto nessuno, nemmeno in futuro. dopo 1 mese me ne sono andato perchè ho trovato un tempo determinato. il secondo stage che ho fatto è stato una pura delusione: non facevo assolutamente nulla, una noia mortale, e avevo rifiutato un tempo determinato nel frattempo perchè mi aspettavo molto da questo stage non in termini retributivi, bensì in termini operativi e formativi e invece è stata solo una perdita di tempo. queste sono state le mie esperienze come stageur. (ricordo che si pronuncia alla francese e non all’inglese
infine vorrei parlare dei CDL:
io sto lavorando presso un studio di un CDL, ho un contratto di apprendistato e nel frattempo sono praticante. leggendo qui e in giro mi devo ritenere molto fortunato perchè il mio CDL mi ha detto chiaramente che avendone passate molte sa come funziona e sa che è un peccato farmi fare il praticantato solo con un rimborso spese; meglio un contratto dietro magari di apprendistato così prendi due piccioni con una fava: il mio CDL ha uno sgravio previdenziale e io imparo bene sul lavoro.
io non capisco perchè viene poco utilizzato questo contratto (o almeno per quello che ho potuto vedere io).
riporto una cosa interessante:
“In particolare, la legge (artt. 15 e 21, L. n. 25/1955) prevede per gli apprendisti solo le seguenti forme assicurative:
* infortuni sul lavoro e malattie professionali;
* invalidità, vecchiaia, superstiti;
* cassa unica assegni familiari;
* maternità.
Sono esclusi quindi i trattamenti di integrazione salariale, il fondo di garanzia per il t.f.r., le indennità di disoccupazione.” beh mica male.
ed infine mi riallaccio al post del Dottor Stern:
lo stage è un ottimo strumento per avere una specie di lunga prova con l’eventuale dipendente, e qui sono d’accordo, ma è anche un maledetto strumento che molti adoperano per sfruttare manodopera a basso costo! e ne ho visto di gente sfruttata così dove ho fatto gli stage io…reparti mandati avanti dagli stagisti che si susseguivano in contratti di 12 mesi in 12 mesi… che ribrezzo! molte volte gli stage esistono solo perchè ci sono delle convenzioni fra Regioni/Province ecc. e non per per il reale motivo di formare personale per un’eventuale assunzione. è questo che non mi piace dello stage.
Scritto il 20-8-2010 alle ore 14:20
Grazie Ricky, so bene cos’è un tirocinio, le cose buone e le cose cattive… sto facendo una bella esperienza (in questo ultimo caso), anche se il mio interesse verte su altri tipi di mansioni (faccio notare che “la mia materia” è la chimica, ormai lavoro dal 2002 e cerco di reinserimi nel mondo del lavoro dopo ripetuti periodi di disoccupazione alternati a cocopro, soprattutto negli ultimi 2 anni).
La posizione assicurativa è a posto.
Ma… se sono assoggettata a IRPEF come dici, allora perchè non compaiono le trattenute sulle “buste paghe”? C’è solo la voce “rimborso spese” (rimborso che l’azienda può “detrarre”?)
E ancora non ho capito: una volta stabilito con il CPI l’importo del rimborso spese (scritto, sottoscritto nella convenzione) posso “pretendere” di ricevere ogni mese, a prescindere da assenze per malattia/chiusura azienda etc… sempre lo stesso importo?
Queste sono le cose mi premono, 200 euro in meno o in più al mese a me fanno la differenza… è una bella esperienza ma non posso continuare a vivere di “esperienze”, vorrei recuperare ogni centesimo… sai, magari a quasi 30 anni ho voglia di farmi una vita…
PS: Personalmente ho fatto tante belle esperienze (spesso ho imparato e collaborato attivamente con i miei colleghi) tra laboratori in settori diversi e studi di consulenza sul lavoro per la sicurezza, ma nessuna mi ha concretamente aiutata ad inserirmi nel mondo del lavoro perchè spesso e volentieri i cocopro non sono stati prolungati e mi sembra di esser caduta in una sorta di circolo vizioso nel quale vado a tappare buchi che poi vengono tappati da altri stagisti/cocopro e poi ancora da altri diversi, ho un CV lunghissimo: fatto un po’ di tutto ma nessuna esperienza consolidata in una specifica direzione… ritengo che la crisi stia diventando una scusa e che le aziende “abusino” di questi tipi di contratto, con le relative conseguenze che pagano inesorabilmente i più giovani.
Scritto il 20-8-2010 alle ore 17:24
“Ma… se sono assoggettata a IRPEF come dici, allora perchè non compaiono le trattenute sulle “buste paghe”? C’è solo la voce “rimborso spese” (rimborso che l’azienda può “detrarre”?)”
semplice, perchè hai un rimborso spese basso, talmente basso che le detrazioni coprono interamente l’irpef. infatti sei sotto la “no tax area” che è di 8000 euro per i lavoratori dipendenti su 12 mesi di lavoro. anzi in gergo si dice che sei pure incapiente perchè le detrazioni superano le trattenute fiscali irpef.
“E ancora non ho capito: una volta stabilito con il CPI l’importo del rimborso spese (scritto, sottoscritto nella convenzione) posso “pretendere” di ricevere ogni mese, a prescindere da assenze per malattia/chiusura azienda etc… sempre lo stesso importo?”
no! ti ho già scritto sopra: gli stagisti non hanno ferie, malattia, permessi, tredicesima, quattordicesima. stai male? puoi presentare anche un certificato medico di dottor house che se stai a casa ti viene tolto dal rimborso spese in proporzione. vuoi andare 3 giorni in ferie? ti vengono scalati dal rimborso spese. la ditta chiude per ferie e ti lasciano a casa 2 settimane? avrai 2 settimane in meno sul cedolino. ricordo solo una cosa a proposito di ferie e permessi: è il datore di lavoro che dovrebbe dirti QUANDO andare in ferie, ma nella realtà di solito è il lavoratore che chiede e il datore di lavoro concede. ma questo non tutti lo sanno perchè immaginano che quando chiedono ferie il datore sia “obbligato” a concedergliele.
Scritto il 21-8-2010 alle ore 14:31
ok grazie: scritto terra terra così è più comprensibile per me che non me ne intendo. Ma scusa l’insistenza: dove c’è scritto tutto quello che mi dici? Una normativa intendo… qualcosa di simile… nulla mi vieta, credo, di chiedere, anche solo per capire.
Personalmente ho sempre chiesto quando andare in ferie o meno, partendo dal presupposto di farle durante il periodo di chiusura dell’azienda, mi sembra illogico, in un tirocinio, che il DdL/Tutor sia “obbligato” a concederle. Ma è vero anche che non è un rapporto di lavoro subordinato, quindi di fatto si parla civilmente e ci si viene incontro, quando questo è possibile, non trovi?
Scritto il 22-8-2010 alle ore 18:18
http://www.unive.it/nqcontent.cfm?a_id=932
http://www.ines-lavoro.net/stage.html
insomma basta che scrivi normativa stage o vai sul sito larepubblicadeglistagisti.it e trovi molte info.
tu con tuo datore di lavoro tra virgolette ti metti d’accordo per dei giorni di permesso che poi dovrai recuperare con ore in più oppure ti pagherà tanti giorni meno per quanti giorni sei mancata. se la ditta chiude e tu non lavori ti pagherà di meno. quelli che sono dipendenti invece in quei giorni di chiusura sono messi in ferie e quindi tribuiti normalmente. ovviamente gli si scalerà 1 o 2 settimane di ferie dal monte ferie per i giorni che sono stati a casa.
Scritto il 23-8-2010 alle ore 10:10
ricky e rebecca intervengo nel vs dialogo interessante e produttivo per specificare alcuni dettagli (seguo l’invito di rebecca e quindi scriverò nel modo meno tecnico possibile):
1) retribuzione (in realtà meglio rimborso spese, facilitazione economica ecc..)- non ha niente a che vedere con quella di un lavoratore sia dipendente che parasubordinato (cocopro). non è il corrispettivo ricevuto x aver svolto una prestazione. Non esistono dunque regole generali per come legare il rimborso spese alla frequenza assidua, o meno, del tirocinante al suo stage. insomma rebecca non troverai scritto da nessuna parte che il rimborso spese deve essere riproporzionato alla presenza perchè è una regola (spesso utilizzata) ma che non esiste. vige solo l’accordo tra le parti. in caso di assenze brevi (es. malattie) sarebbe buona norma per il DL non riproporzionare nulla … il rimborso spese è forfettario! quindi anche senza certificato del dottor House (grande ricky!) puoi vedere il tuo rimborso inalterato o al contrario vederlao rapportato alla effettiva presenza, come dicevo, dipende esclusivamente dagli accordi presi.
Scritto il 23-8-2010 alle ore 10:17
2) assicurazioni: come ricordato dal futuro collega ricky nel tirocinio, non trattandosi di rapporto di lavoro, non esistono assicurazioni obbligatorie. l’unica copertura è quella contro infortuini INAIL.
tale situazione determina l’impossibilità per gli enti (INPS) di erogare qualsiasi indennità in caso di eventi particolari (es. malattia, cig, maternità).
3) imponibilità fiscale: il reddito percepito, anche se non connesso ad un rapporto di lavoro, è fiscalmente imponibile = ci si pagano le tasse! nella maggior parte dei casi l’importo dell’indennità è così ridotto che le detrazioni previste (sono quelle x lavoro dipendente) coprono evitano la ritenuta effettiva. al termine del tirocinio, o comunque nei tempi di legge, l’azienda consegna il modello CUD. ricordo che in caso di pluralità di redditi è obbligo procedere alla relativa dichiarazione annuale.
Scritto il 23-8-2010 alle ore 11:17
4) tirocinio – considerazioni generali: ho letto con vero interesse le considerazioni di ricky e rebecca. tutto quello che dicono è verissimo quanto a possibilità di uso fraudolento del tirocinio. è così. tutte le cose sono perfettibili ma ritengo che tra i + ed i – dell’esperienza stage le valutazioni di segno positivo siano di gran lunga maggiori. il periodo non è semplice ed osservo con vera e personale apprensione le difficoltà che trovano i ragazzi per pianificare in modo decoroso il proprio lavoro e conseguentemente la propria vita. dai rebecca, mai scoraggiarsi. l’occasione giusta, vedrai, non tarderà a presentarsi cerca di essere sempre “coraggiosamente pronta” a non lasciartela scappare. in bocca al lupo.
Scritto il 23-8-2010 alle ore 18:11
@ Dott. Stern
1) dottor house è il primo che mi è venuto in mente dei dottori! se si fosse parlato di avvocati avrei detto Taormina!
3) già mannaggia, bisogna presentare la dichiarazione dei redditi e molto probabilmente prendersi una bella bastonata con gli acconti per l’anno dopo da versare in anticipo (ho lavorato anche in un caf)
Dott. Stern posso approfittarne un secondo della sua posizione di professionista affermato ed esperto nel campo?
parlando di tirocini, il tirocinio per consulente del lavoro o meglio il praticantato, http://api.ning.com/files/xNBmcPMg3WkOqphGzK*UfsFVn5VTSRZCa6njayBKsmqITNG29HH6uHXxClb1gTmRu66-vwmnpJIG1jLrZtKbuKc6sg8R7xj9/Praticantato.pdf qui dice all’art. 4 comma 2 ”
2. Il praticantato, gratuito per sua natura e finalità, non esclude la contemporanea esistenza di un rapporto di subordinazione a tempo parziale.”
lei dice che specificando “tempo parziale” esclude “full time”? quindi non può coesistere un apprendistato full time con un praticantato di 4 ore al giorno COMPRESE nelle 8 ore di apprendista full time? in pratica 8 ore di apprendista DI CUI 4 di praticante. se ciò non è possibile allora si ha la situazione di 4 ore di apprendista full time (esempio di esistenza di rapporto di subordinazione insieme al praticantato) e 4 ore di praticante. pertanto se è corretta la seconda opzione io che sono ancora apprendista full time, nel momento in cui inizierò il praticantato e mi ridurranno l’orario a part time mi dovranno integrare con un rimborso spese, borsa chiamiamola come ci pare lo stipendio che prima prendevo da apprendista full time e che adesso mi viene ridotto a part time per far coesistere il praticantato.
non so se mi sono fatto capire bene… spero di sì!
mi faccia sapere cosa ne pensa.
Scritto il 24-8-2010 alle ore 11:30
caro ricky il regolamento per il praticantato che tu citi mi sembra molto chiaro. è possibile la coesistenza di 2 rapporti diversi tra gli stessi soggetti: rapporto di apprendistato + praticantato, purchè il rapporto di dipendenza sia di una durata tale da consentire le “almeno 4 ore” giornaliere di praticantato. non sta scritto da nessuna parte che il rapporto di lavoro dipendente debba occupare solo 4 ore al giorno, deve avere un orario ridotto (quinbdi nion FT) tale da consentire un proficuo apprendimento. è compito dei CP dell’ordine vigilare sulla effettività del praticantato svolto. credo che tu ed il collega, presso il cui studio collabori, potrete organizzare al meglio la vs. attività conservando anche il sostanziale rapporto economico pattuito. insomma preso atto che sostanzialmente non ci sarà soluzione di continuità della prestazione presso lo studio (non credo che ci sia una casacca da apprendista ed una pomeridiana da praticante) non sarà difficile distribuire i compensi tra i due rapporti ovvero mantenere inalterato quello dell’apprendistato e conservare la gratuità del praticantato.
saluti
ps
quanto alle tasse dei tirocinanti … che ci vuoi fare, in questo paese la produzione di “ricchezza” è fondamento del prelievo fiscale per tutti … o quasi!
Scritto il 2-9-2010 alle ore 17:43
Mi pare necessario cercare di fare chiarezza sui termini : apprendistato e praticantato ( per non parlare del tirocionio, che nel caso di Ricky non ci azzecca… come direbbe DiPietro)
L’apprendistato professionalizzante ( come previsto dal CCNL degli Studi Professionali)è un contratto di lavoro per il conseguimento di una qualificazione attraverso una formazione sul lavoro e un apprendimento tecnico/professionale, la cui durata minima può essere di 24 ore settimanali.Il suddetto orario può essere realizzato attraverso un part-time orizzontale (es. 4 ore al giorno x 6 giorni) o verticale (es. 8 ore x tre gioni alla settimana) o misto se si svolge secondo una combinazione delle modalità del part-time orizzontale con quello verticale. Cos’è l’apprendistato? e’ un rapporto di lavoro finalizzato all’acquisizione di una qualifica professionale, attraverso un percorso di alternanza fra lavoro e formazione.
Altra cosa è il praticantato, come previsto dall’Ordine dei Consulenti del Lavoro ( DECRETO 2 dicembre 1997 (G.U. n. 287 del 10.12.1997)
La pratica può essere svolta presso lo studio professionale di un consulente del lavoro iscritto all’Albo da almeno due anni o di altro professionista di cui all’art. 1 della legge 11 gennaio 1979, n. 12, che abbia effettuato la comunicazione di cui al primo comma del citato art. 1 da almeno tre anni.
Il periodo di pratica non può essere inferiore a due anni e deve essere svolto con diligenza, assiduità e con una frequenza minima di quattro ore medie giornaliere, sotto la direzione del professionista che deve fornire la preparazione idonea per l’esercizio della professione, sia sotto l’aspetto che sotto il profilo comportamentale e deontologico.
Fermo restando l’obbligo di frequenza di cui al primo comma del presente articolo, il professionista e’ tenuto a consentire al praticante la partecipazione a corsi di preparazione specifica o a corsi di studi universitari o postuniversitari.
Tanto premesso, si può affermare che le due tipologie di attività lavorativa possano coesistere, purchè si abbia un chiara distinzione fra i ruoli che il lavoratore assume di volta in volta : si può baipassare tale ostacolo definando che : il luned’, giovedì e venerdì il soggetto Ricky opera in veste di apprendista ed il martedì e mercoledì svolge il percorso di preticante consulente del lavoro.
In argomento retribuzione:
– per le 24 ore in cui lavora come apprendista, percepirà la retribuzione contrattualmente prevista
– per le giornate in cui agisce come praticante potrà avere un rimborso spese, da concordare con il suo “dominus”.
un cordiale saluto ed auguri a Ricky.
Scritto il 2-9-2010 alle ore 20:18
il discorso è chiaro CARLO, ma lo avevo già presente ciò. il mio futuro dominus mi ha fatto un apprendistato solo per evitare di lavorargli gratis. mi ha detto così nel frattempo maturi anzianità contributiva. mi ha fatto proprio un bel discorso.
Scritto il 3-9-2010 alle ore 00:10
@Dott Sterm:
Ho chiesto al mio tutor/DdL di confrontarci, in modo da gestire (proponendo quindi un accordo in assenza di una regola) eventuali eventi non prevedibili come la malattia in caso di tirocinio, cercando di venirci incontro.
In rif al suo commento, vorrei esporle quanto mi è stato risposto
“1) retribuzione (in realtà meglio rimborso spese, facilitazione economica ecc..)- non ha niente a che vedere con quella di un lavoratore sia dipendente che parasubordinato (cocopro). non è il corrispettivo ricevuto x aver svolto una prestazione. Non esistono dunque regole generali per come legare il rimborso spese alla frequenza assidua, o meno, del tirocinante al suo stage. insomma rebecca non troverai scritto da nessuna parte che il rimborso spese deve essere riproporzionato alla presenza perchè è una regola (spesso utilizzata) ma che non esiste. vige solo l’accordo tra le parti. in caso di assenze brevi (es. malattie) sarebbe buona norma per il DL non riproporzionare nulla … il rimborso spese è forfettario!” SE NON VIENI A LAVORARE IO NON PAGO. LA MALATTIA E’ AFFAR TUO (e qui potrei sconfinare in altre argomentazioni, quali il fatto che la malattia è stata una sorta di indisposizione fisica dovuta anche alle modalità/mezzi di lavoro che ho utilizzato evidentemente non adeguati, e di questo ne sono certa perchè sono stata consulente per la sicurezza, ma me ne sono stata zitta). NON E’ VERO CHE IL RIMBORSO NON E’ IL CORRISPETTIVO PAGATO RISPETTO ALLE ORE EFFETTIVE LAVORATE. SE NON VIENI IN AZIENDA IO TI SCALO I GIORNI ANCHE SE NON MATURI MALATTIA, FERIE, PERMESSI ETC. ABBIAMO CHIESTO AL NS UFFICIO BUSTE PAGHE E CI HANNO RIFERITO CHE TUTTI GLI STAGE/TIROCINI NON SONO STATI GESTITI COSì, TUTTI. NON ESISTE L’ACCORDO TRA LE PARTI MA LA COSA E’ AD ESCLUSIVA DISCREZIONE DEL DdL.
“puoi vedere il tuo rimborso inalterato o al contrario vederlo rapportato alla effettiva presenza, come dicevo, dipende esclusivamente dagli accordi presi” –> Dott. Stern, io ho proposto di venirci incontro,ma non c’è stato un accordo, una discussione, c’è stato un NO CATEGORICO, ho chiesto il motivo, mi è stato detto che non essendo nulla normato ognuno FA QUELLO CHE VUOLE E POI L’UFFICIO PAGHE HA SEMPRE FATTO COSI’.
Sottolineo inoltre che al termine del primo mese, quando ho notato di non aver trattenute IRPEF, nella mia totale ignoranza ho chiesto all’ufficio paghe tramite la responsabile del personale in azienda, altrettanto interessata semplioemente per capire, il perchè non comparivano… mi è stato risposto “sul contratto col CPI c’è scritto solo rimborso spese”. Così come spiegato da ricki, c’è il discorso della “no tax area”, che mi era già stata fatta notare a suo tempo dal mio commercialista.
Non è tanto una questione di soldi, ma è l’atteggiamento assolutamente sgradevole nei miei confronti che mi irrita e mi fa sentire quasi inadeguata, il mio tirocinio appare sempre di più gestito in maniera “fraudolenta”, dato che i bei progetti scritti sul contratto del CPI non possono essere proseguiti o addirittura avviati poichè non vengono accettati dal DdL preventivi di materiale indispensabile per la realizzazione delle attività, mi trovo così a dover eseguire esclusivamente data-entry e cose simili. Porto avanti il mio carretto, cercando di imparare il + possibile dai miei colleghi, alcuni dei quali in totale disaccordo sull’andamento del mio tirocinio e contemporaneamente molto disponibili a spiegarmi piccoli trucchi del mestieri, ma l’entusiasmo e la voglia di imparare che dimostrai all’inizio (pur mettendo in conto che dopo il tirocinio attuale probabilmente non ci sarebbe stata, “causa crisi” come mi dissero, un proseguimento), sono ormai decedute. R.I.P.
Infine mi sono state fatte osservazioni del tipo “ORMAI LE AZIENDE PRENDONO TIROCINANTI DISOCCUPATI PERCHE’ SI TROVANO ALLA CANNA DEL GAS”; “PROVA A CHIEDERE A TUO PADRE QUALCHE SOLDINO”.
insomma, non so più cosa pensare. il tirocinio è un’arma a doppio taglio e io consiglio vivamente di starci attenti e se capita un’esperienza negativa come la mia, cercare di “rubare” più conoscenze possibili per poi farne tesoro altrove.
Scritto il 3-9-2010 alle ore 13:00
gli ultimi due commenti (59 e 60) costituiscono una lampante evidenza di come non esistano in sè contratti “belli o brutti”. esistono rapporti economici che si reggono su accordi tra le parti e che dalle stesse sono interpretati in base alle proprie sensibilità.
1) ricky evidenzia “un bel discorso” con cui il titolare del rapporto di lavoro / praticantato, arriva perfino a forzare le norme pur di venire incontro alle legittime esigenze del collaboratore;
2) rebecca si sente irritata da una interpretazione chiusa del titolare del suo tirocinio;
che dire? in un mercato libero e flessibile se non mi piace la merce cambio fornitore, il problema è che il mercato del lavoro non è libero e flessibile.
il riferimento di rebecca alla “canna del gas” è forte ma realistico. segna con evidenza lo stato di disagio vissuto da tanti giovani a caccia di una stabilità economica.
insisti rebecca, incrementa la tua professionalità in modo da renderti così utile nell’impresa da non dover più accettare frasi come quelle che ti hanno (giustamente) infastidito. credo che questo sia lo snodo vero, l’utilità del lavoro e del lavoratore! (sul punto istituzioni, scuola, università dovrebbero fare serie ed urgenti riflessioni) è di tutta evidenza che unitamente a ciò debba esistere un’azione di controllo degli organi di vigilanza per evitare un uso elusivo e fraudolento degli strumenti che il legislatore pone a disposizione del datore di lavoro.
Scritto il 3-9-2010 alle ore 13:02
carlo ha evidenziato con chiarezza la questione … si vede che è un addetto ai lavori!
Scritto il 4-9-2010 alle ore 13:58
x Richy (… e non solo!)
Ti consiglio la lettura di due circolari del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro: la n. 556 del 24 giugno 1998 e la n. 603 del 16 marzo 1999. Leggendole scoprirai che l’incompatibilità con un rapporto di subordinazione a tempo pieno di cui all’art. 4 comma 2 del Regolamento del Praticantato non è assoluta, ma laddove l’orario di lavoro sia compatibile con lo svolgimento del tirocinio il rapporto di lavoro subordinato potrà essere anche a tempo pieno (circ. 556/1998). Nell’altra circolare, viene poi specificato che la compatibilità fra il tempo pieno e il praticantato è subordinata alla possibilità per il tirocinante di disporre di tempo nelle ore di apertura degli uffici pubblici. Ma in merito, è immaginabile che la “frequentazione” degli uffici pubblici possa anzi rientrare fra le tue incombenze da lavoratore subordinato!
In effetti, le due circolari pongono sotto un’altra luce la previsione di cui all’art. 4 del Regolamento, attribuendole di fatto una “ratio” ben diversa e sicuramente più articolata.
Buona fortuna
Raffaele
Scritto il 6-9-2010 alle ore 11:21
ringrazio raffaele della puntuale precisazione. ricordo che la valutazione finale della “compatibilità” spetta comunque al CP.
Scritto il 6-9-2010 alle ore 13:42
che casino…. con ste circolari!! comunque, circolari escluse, l’apprendistato e il praticantato per consulente del lavoro non sono compatibili. l’apprendistato non può essere inferiore alle 24 ore e il praticantato alle 20. a conti fatti dove le faccio le ulteriori 4 ore?? boh…. vedremo con il mio cdl che fare… tanto diventerò praticante il prossimo anno. farlo adesso vorrebbe dire stare pagare un anno in più di iscrizione all’albo dei praticanti visto che l’esame si fa ogni novembre e l’iscrizione all’esame entro luglio.
Scritto il 9-9-2010 alle ore 09:29
Help, aiutatemi a sciogliere un dubbio!!! E’ strettamente necessario per le aziende avere almeno un dipendente a tempo indeterminato? E da cosa nasce quest’obbligo? Ci sono casi, basti pensare al settore dell’agricoltura, in cui il lavoro è strettamente caratterizzato dalla stagionalità e quasi sempre i dipendenti hanno contratti a tempo determinato!
Scritto il 10-9-2010 alle ore 11:02
Buongiorno, riprendendo il quesito n.36 e la cortese risposta n.37, ed avendo optato per l’inserimento dei tirocinanti che percepiscono un importo per “borsa lavoro” nel LUL, vorrei chiedere se l’elaborazione e stampa del LUL per questi soggetti segue il principio di cassa come per i lavoratori a progetto (LUL entro il 16 del mese successivo a quello dell’effettivo pagamento e importi nel CUD anno successivo, oltre che nel 770) o se invece si debba emettere un LUL ogni mese a prescindere dall’effettiva percezione degli importi così come accade per i lavoratori dipendenti, visto che a volte queste somme “borse lavoro” vengono erogate da enti e spesso cumulando tutti i mesi pregressi in un’unica soluzione alla fine del tirocinio se non addirittura dopo qualche mese dalla fine.
Grazie per l’eventuale risposta
Scritto il 13-9-2010 alle ore 18:20
Chiedo scusa e mi correggo, quando ho scritto “così come accade per i lavoratori dipendenti” mi riferivo alla possibilità che il datore di lavoro per morosità non paghi effettivamente le retribuzioni di un mese e i relativi importi non verranno riportati nel Cud.
Grazie
Scritto il 13-9-2010 alle ore 22:29
per raafi. il problema è nella legge che è sintetizzata nel post del dott. stern. però credo che sul punto le regioni possano decidere in autonomia.
Scritto il 13-9-2010 alle ore 22:32
chiedendo scusa al gestore del blog e provo a rispondere a marco. il tirocinante non deve andare scritto sul LUL, lo ha indicato anche stern nella risposta 37. quanto agli adempèimenti fiscali, ritenute d’imposta e relativa certificazione, vale il principio di cassa cioè va considerato il momento del pagamento e non quello della competenza.
Scritto il 14-9-2010 alle ore 00:17
Ringrazio Riccardo per il chiarimento.
Per quanto riguarda l’iscrizione dei tirocinanti nel LUL sono d’accordo (come da FAQ del Ministero Lavoro) erroneamente ho citato il LUL anzichè il cedolino paga. Grazie ancora.
Scritto il 15-9-2010 alle ore 22:50
Gent.mo Dott. Stern, mi sono iscritta all’ordine dei praticanti consulenti del lavoro di roma, ma sono residente in un’altra regione. La mia domanda è: l’esame di abilitazione lo farò nella mia regione di residenza oppure potrò farlo qui a roma?
La seconda domanda è relativa al corso di formazione che viene organizzato dall’ordine ogni anno: mi può consigliare un buon manuale di diritto del lavoro?
Scritto il 16-9-2010 alle ore 19:33
cara futura collega luigina
credo (se contatti la segreteria dell’ordine sapranno essere più precisi) che tu debba svolgere l’esame nella regione ove risiedi, ma, ripeto, ti invito ad accertartene presso la segreteria.
se parteciperai al corso organizzato dal CP di Roma riceverai in abbondanza materiale didattico e testi sui quali approfondire … quanto al consiglio specifico … visto i soggetti promotori di Postilla non potrei che segnalarti i loro ottimi manuali. a presto ed in bocca al lupo!
Scritto il 16-9-2010 alle ore 19:35
riccardo grazie x l’intervento. puntuali e precise le tue risposte.
Scritto il 1-10-2010 alle ore 08:55
Im pratica quali sono i passaggi che deve fare un Consulente del Lavoro per potere assumere per una propria ditta un tirocinante con borsa lavoro???
Scritto il 1-10-2010 alle ore 15:14
andrea un cdl può fare diverse cose, quella che ti consiglio (spirito di corpo) attivare il tirocinio tramite la nostra fondazione per il lavoro. è una procedura molto semplice e veloce, se vai sul sito trovi tutte le indicazioni, ovviamente devi essere un cdl iscritto alla fondazione in qualità di consulente delegato
Scritto il 7-10-2010 alle ore 16:59
Salve,
ho un quesito da porre, vorrei sapere se esiste un’alternativa simile allo stage/tirocinio per regolarizzare un lavoratore.
Spiego la situazione:
– L’azienda in cui dovrei lavorare, ha un solo dipendente, ha uno stagista (quindi ha raggiunto il limite). E’ in fase di crescita, quindi al momento non è in grado di sostenere i costi di un lavoratore assunto a tempo determinato o indeterminato;
– Io ho 29 anni, e ho i requisiti richiesti l.407/90 per gli sgravi fiscali.
Alla luce di ciò vorrei trovare una soluzione “momentanea” da suggerire al mio D.L., sperando che le cose vadano per il meglio…ASSUNZIONE
Scritto il 8-10-2010 alle ore 09:36
caro lorenzo
il quesito posto è direi “tipico” del periodo che viviamo. l’originalirtà sta nel fatto che viene posto dal lavoratore e non dal datore. la circostanza da te evidenziata (lunga disoccupazione) consente di accedere ad una importante riduzione contributiva (50% x 3 anni) è quindi è un forte incentivo all’assunzione che però deve essere a tempo indeterminato, anche part time.
è complesso, non conoscendo la dinamica del vs. rapporto di lavoro, consigliarvi l’orientamento verso forme di collaborazione parasubordinate(cocopro, associazione in partecipazione) poichè rischierei di fornire indicazioni errate.
… altri spazi x una presenza nn contrattualizzata (similario al tirocinio) faccio fatica ad individuarne.
ti auguro al più presto la agognata assunzione!
Scritto il 20-10-2010 alle ore 15:41
è Cconfermato che se nn ho dipendenti a tempo indeterminato (e in realtà neanche a tempo determinbato) nn posso attivare tirocini?
Anche se il titolare è sempre (facilmente dimostrabile) sul luogo di lavoro?
Scritto il 21-10-2010 alle ore 15:59
Salve, Le volevo chiedere a quale tipo di sanzione andiamo incontro comunicando a SAOL una cessazione dopo 6 gg ?
C’è la possibilità di ravvedere l’errore ?
Grazie
Scritto il 22-10-2010 alle ore 13:17
sara nella generalità dei casi è così. nel senso che la normativa nazionale preclude la possibilità di attivare tirocini in assenza di personale dipendente. esistono però normative regionali che possono introdurre modifiche e/o deroghe. ti consiglio di verificare in tal senso.
Scritto il 22-10-2010 alle ore 13:28
mario la sanzione è variabile da 100 a 500 euro.
l’obbligo, in caso di accertamento ispettivo, è soggetto a diffida obbligatoria, nel caso di adempimento (a maggior ragione se l’adempimento è avvenuto prima dell’ispezione spontaneamente ancorchè in modo tardivo rispetto all’obbligo prima) la sanzione sarà quella minima edittale (100 euro)
Scritto il 27-10-2010 alle ore 14:03
Salve,
ho preso la decisione di cessare anticipatamente il tirocinio presso un’azienda (durata prevista del tirocinio: 6 mesi, 8 ore al giorno, 5 giorni su 7). Il motivo è che l’azienda ha camuffato un lavoro sottopagato sotto forma di tirocinio: mi sono stati affidati solo compiti non inerenti al percorso previsto e non sono mai stato seguito dal tutor aziendale visto che, comunque, mi è stata affindata un’unica ripetitiva mansione che non richiedeva alcun tipo di assistenza.
Dal momento che l’azienda ha rifiutato la mia richiesta di interrompere il tirocinio e iniziare un rapporto lavorativo sotto contratto ho deciso di andarmene.
Le domande che Le pongo sono:
– può l’azienda detrarre dal rimborso spese mensile (euro 600) i giorni di assenza (10 giorni in 4 mesi)e i ritardi?
– può, in alternativa, costringermi a recuperare i giorni di assenza anche se non si tratta della fine del tirocinio ma un’interruzione anticipata?
La ringrazio anticipatamente
Francesco
Scritto il 27-10-2010 alle ore 14:40
i rapporti tra tirocinante e azienda non sono codificati ma lasciati all’accordo tra le parti. in teoria l’azienda può procedere a tutte le trattenute che vuole, ricordo che se il tirocinio non è genuino è di fatto un contratto simulato che lascia la possibilità di avviare un contenzioso sulla qualificazione del reale rapporto intercorso.
Scritto il 12-11-2010 alle ore 13:04
Buongiorno, io avrei un quesito da porvi, se il mio contratto di apprendistato professionalizzante dice che devo lavorare 6 ore al giorno e ho un corso da seguire 2 volte la settimana di 7 ore(al giorno) in quei 2 giorni dovrei farmi pagare l’ora di straordinario, perchè è come se lavorassi 7 ore?
Grazie
Scritto il 12-11-2010 alle ore 20:40
claudio, più o meno si. nel senso che l’orario di lavoro non va calcolato giornalmente. l’orario di lavoro è settimanale, inteso come media registrata nel periodo di riferimento. quindi se a fronte dei quell’ora in più hai avuto dei recuperi, non andrai in straordinario.
comunque la formazione è equiparata ad orario di lavoro.
Scritto il 13-11-2010 alle ore 15:04
Gent.mo Dottore,
vorrei porle un quesito. Sono iscritta da quasi 2 anni all’albo dei CDL di una Regione pur essendo residente in un’altra. Posso svolgere l’esame nella mia regione di Residenza e non in quella dove pratico? Il problema sorge poichè mi hanno detto di dover fare l’esame per forza nella provincia dove pratico il che mi sembra un pò assurdo…ma un esame non vale l’altro? che c’entrano le regioni??
poi, mi scusi se esagero, ma il corso di preparazione all’esame non posso farlo dove preferisco, devo fare per forza quello della provincia dove sono iscritta?
Grazie mille.
Scritto il 15-11-2010 alle ore 19:35
Marilena ti dò una buona notizia. L’art. 4 DM 11/01/10 (il decreto che stabilisce l’organizzazione degli esami x quest’anno) prevede: I candidati possono sostenere l’esame di Stato esclusivamente nella regione o nella provincia autonoma, di residenza anagrafica, a pena di esclusione ovvero di nullità della prova.
quindi esattamente il contrario di quanto ti hanno detto.
quanto alla preparazione puoi ovviamente farla dove vuoi, purchè tu scelga un corso fatto bene!
Scritto il 25-11-2010 alle ore 19:15
Domanda! sono la tutor (ente promotore) di una donna (tirocinante) in gravidanza all’ottavo mese,le è stato ordinato riposo assoluto da parte del medico di famiglia in quanto sono subentrate delle serie complicazioni. Come bisogna comportarsi? Può “mettersi in maternità”???
Scritto il 25-11-2010 alle ore 20:11
risposta! nel rapporto di tirocinio non esistono le tutele e le prerogative previste nei rapporti di lavoro in caso di greavidanza.
nello specifico direi che è una impossibilità sopravvenuta allo svolgimento del tirocinio che pertanto si dovrebbe interrompere ovvero sospendere se le parti fossero a ciò d’accordo.
buon lavoro raffaella!
Scritto il 29-11-2010 alle ore 19:34
Grazie, in realtà sapevo che non ci fossero grandi tutele per i tirocinanti…ma speravo tanto in qualche modifica recente della normativa.Mannaggia!
Grazie ancora..qst blog è davvero utile!!!
Scritto il 1-12-2010 alle ore 11:28
forza raffaella vedrai che il tuo tirocinio ti sarò comunque utile per approcciare con più consapevolezza ed esperienza le prossime future occasioni di lavoro.
sono contento se questo scambi di idee ti possa essere stato utile. in fondo la rete, internet, consente di far circolare le idee liberamente quindi è proprio il mezzo giusto per evidenziare utilità.
Scritto il 21-1-2011 alle ore 12:28
Salve,
avrei bisogno di sapere se l’assunzione come stagista fa cessare l’indennità di disoccupazione che il lavoratore sta percependo.
Grazie!
Scritto il 24-1-2011 alle ore 20:36
daniela per prima cosa l’avvio di un tirocinio non determina assunzione. non è una questione terminologica ma di sostanza.
venendo al tuo quesito in linea di massima direi che l’attivazione di un tirocinio non ha riflessi sull’indennità di disoccupazione (anzi spesso sono i centri per l’impiego a proporli). la cosa potrebbe cambiare se fosse prevista un’indennità economica di un certo rilievo che, in connessione con la durata del tirocinio, determinasse la cancellazione dalle liste di disoccupazione. ti invito a verificare compiutamente la tua situazione specifica con gli uffici INPS onde evitare sorprese.
Scritto il 26-1-2011 alle ore 12:11
Gentile Sig Stern.
avrei un quesito da porle:sono uno studente universitario e vorrei intraprendere la professione di CDL .Ho letto della possibilità di usufruire di un periodo di tirocinio (1 anno?) anche prima della laurea.tale periodo,in seguito alla laurea,potrà essere considerato ai fini del raggiungimento dei due anni previsti per poter sostenere l’esame(quindi fare solo 1 anno) oppure dovrò sostenere interamente i due anni previsti dalla normativa?
Scritto il 26-1-2011 alle ore 12:15
..dimenticavo di ringraziare il Dott.Stern e tutte le persone che condividono dubbi , esperienze e conoscenze!
Scritto il 27-1-2011 alle ore 10:36
welcome simone. grazie dei ringraziamenti ma in questa piazza virtuale è connaturale incontrarsi per scambiare pareri, dubbi, opinioni.
mi fai una domanda a cui francamente non so rispondere con certezza. per quanto ne so non esiste alcun tirocinio che possa essere considerato valido ai fini del parziale assolvimento della pratica da consulente del lavoro che deve essere iniziata dopo il raggiungimento della laurea.
Scritto il 27-1-2011 alle ore 10:37
… sorry simone dimenticavo un consiglio … per essere certo di quanto dal sottoscritto affermato ti consiglio di contattare il consiglio provinciale dell’ordine dei consulenti del lavoro di tua competenza.
in bocca al lupo futuro collega
Scritto il 29-1-2011 alle ore 17:09
Leggendo di getto così tanti messaggi molte cose mi sono sfuggite, quindi approfitto per sottoporvi i miei dubbi.
Ho iniziato un tirocino formativo della durata di 6 mesi con rimborso spese di €850, ma quello che mi preme sapere è: avendo ad oggi i requisiti della legge 407/90 con questo tirocinio andrebbero persi o no?Di conseguenza al termine del tirocinio io e l’azienda potremo utilizzare le agevolazioni?
In attesa saluti
Scritto il 5-2-2011 alle ore 09:18
buongiorno dott.stern
dubbi sulla formazione apprendista
deve essere per forza esterna oppure puo’ anche essere effettuata internamente dal dl,trattasi di azienda artigiana da 1 a 15 dipendenti.
la ringrazio e complimenti per le sue risposte molto concrete
Scritto il 10-2-2011 alle ore 14:11
linda sono io che ringrazio per il complimento poichè ritengo che la concretezza in materia di lavoro (ma il discorso potrebbe estendersi in molti altri settori) sia un elemento imprescindibile rispetto ad ogni analisi. stando troppo sulle nuvole si dimentica di come è fatto il mondo e quando si cade ci si fa male!!!
vengo alla risposta:
in generale direi di si. ma per avere una risposta definitiva (e quindi concreta) bisogna verificare la disciplina prevista nella legge regionale e l’effettiva attivazione, nella regione ove si svolge il rapporto di lavoro, dell’offerta formativa pubblica.
ti ricordo che in mancanza di effettiva formazione il contratto di apprendistato si converte in ordinario rapporto di lavoro con le coseguenti ripercussioni retributive e contributive.
Scritto il 11-2-2011 alle ore 14:36
Dott. Stern non voglio apparire seccante, ma avrei davvero bisogno di una risposta al mio quesito (n°100).In attesa complimenti per il blog e saluti
Scritto il 11-2-2011 alle ore 16:07
scusa giuseppe, ero convinto di aver fornito risposta (il tuo quesito però è il 99 e non il 100).
il mantenimento dei requisiti per l’assunzione agevolata con la L 407/90 è strettamente connesso al mantenimento dell’anzianità di iscrizione al centro x l’impiego.
vista la tua situazione riferibile al tirocinio (reddito e durata) la tua anzianità non dovrebbe essere persa (il tuo reddito è al di sotto di 8.000 € e la durata inferiore agli 8 mesi) eventualmente potrebbe essere sospesa, ma cessato il tirocinio ti ritroverai l’anzianità che avevi consolidato.
ciò detto se la cosa dovesse avere per te una rilevanza fondamentale ti consiglio un salto la centro dell’impiego di tua competenza per verificare nel dettaglio la tua situazione con i documenti alla mano.
good luck!
Scritto il 15-2-2011 alle ore 22:58
Dalla sua operatività, Gennaio 2010, ho attivato come delagato 21 tirocini. 7 si sono tramutati in contratto di apprendistato. 2 a tempo determinato. 4 a tempo indeterminato. Rispondo in particolare a Carla. Le aziende sane preferiscono spesso evitare i laureati … anche per le tue perplessità. Il fatto che esca dall’Università non significa che sappia fare qualcosa di utile ad una azienda ben strutturata. In Studio da me la laurea è elemento condizione sine qua non ma… arrivano laureati uno peggio dell’altro. Un tirocinio è salutare per scremare le migliaia di persone che cercano lavoro, vale anche per i laureati, anzi, per loro in particolare, pieni di concetti, ma che non sanno accendere una fotocopiatrice quando serve e passano 1 ora ad osservarla come fosse una diavoleria.
I tirocini NON sono tempo perso. Consiglio vivamente se capita l’occasione, di coglierla. Se la persona vale…è una opportunità per dimostrarlo. Come ho scritto in altre occasioni, se non trovi lavoro, poniti domande anche su te stessa. e’ un inizio. Vai serena che il lavoro ci sta. Le mie aziende, e non sono poche, hanno problemi contrari. Non trovano “lavoratori”. Spesso poltroni, raramente persone motivate e quelle con esperienza … hanno già un lavoro.
Saluto
Scritto il 15-2-2011 alle ore 23:03
A Giuseppe:
Non perdi i requisiti, il tirocinio non è un rapporto di lavoro e ciò che ricevi è un rimborso spese, non un compenso e tantomeno un salario/retribuzione. Leggi la 181 che disciplina la 407.
850 euro mensili, questo è un caso di anomalia del tirocinio, il tuo datore ha usato tale strumento per postergare l’assunzione e prendersi anche 6 mesi di agevolazione totale. Non concordo ma rispetto, meglio questo che nulla. Ottima scelta, dietro ci sta un buon consulente del lavoro.
Scritto il 16-2-2011 alle ore 21:28
in mauro ho trovato un valido supporter dell’isituto oggetto di questo post. sono contento e le indicazioni che ci dà sono incoraggianti.
Quando andiamo sulle generalizzazioni però bisogna essere sempre cauti. qualche tirocinio “farlocco” in giro si trova pure … è vero che tutto quanto fa esperienza ma ci sono esperienze che rasentano la perdita di tempo e non sono utili per nessuno … e francamente se ne farebbe volentieri a meno!
Scritto il 16-2-2011 alle ore 21:29
… dimenticavo, mauro grazie per il contributo al quesito di giovanni … solo una precisazione la differenziazione tecnica tra “retribuzione” e “rimborso spese” non ha particolare rilievo in questa circostanza poichè entrambi soggiacciono alle medesime regole fiscali e, proprio un “rimborso spese” particolarmente elevato potrebbe, paradossalmente, risultare indicatore di un tirocinio non genuino.
grazie mille, soprattutto per aver sottolineato che dietro un’ottima scelta c’è un bravo consulente del lavoro (un po’ di orgoglio di categoria … e che diamine!)
Scritto il 16-2-2011 alle ore 22:07
Buona sera..avrei un dubbio…dovrei iniziare uno stage di sei mesi con retribuzione mensile di 850 e uro lorde…ma nette quanto sara’?? perche’ da quello che ho capito io dovrei togliere il 23%. pero’ ho letto che ci sono delle detrazioni per redditi non superiori a 8000 euro annui..ma se io faccio 850*6=5100 e non sono mica 8000 euro quindi queste detrazioni nn dovrebbero spettare anche a me??? e quindi quanto dovrei prendere al netto in questi 6 mesi? cavoli il 23% è tanto…gia’ questi stage per me sono un puro sfruttamneto poi se pure devi regalare soldi allo stato….
Scritto il 21-2-2011 alle ore 14:41
Paolo salute
si, il rimborso spese dei tirocini è alquanto ambiguo, ci ho ragionato un bel pò, anche perchè fiscalmente dovrebbe far seguito a note spese (a piè di lista o meno che siano) o forfattario. Non ti scrivo nel blog come sto operando, è un modo tutto mio che non deve far testo, pertanto la tua correzione è assolutamente più che valida.
Ho piacere di aggiornarti sui dati ultimi a Gennaio 2011. Tirocini attivati 26 (di cui oltre 15 con la fondazione lavoro). Tirocini trasformati in rapporto di lavoro: 19
Di quelli non attivati, tutti e 7 hanno nel frattempo trovato lavoro e si sono ritirati.
Continuo a dire con forza, il lavoro ci sta eccome, basta non avere pretese che non stanno più in piedi.
E’ un dato esaltante, per tutti e per la fondazione lavoro che gestisce in modo eccellente le pratiche.
Scritto il 22-2-2011 alle ore 19:53
i dati di mauro confortano lo spirito di questo blog. l’importante è avviare i contatti di lavoro, rendere + fluido il mercato: il rapporto di lavoro nasce solo da un vincolo fiduciario che non si costruisce su inmposizioni di legge ma su libero consenso delle parti. (… fermi … lo so che qualcuno si straccerà le vesti dicendo che in realtà non è così e che ci sono molti “furbetti del quartierino” in giro … e quindi preciso lo sternpensiero in tema: è meglio un finto tirocinio in più che una occasione di lavoro in meno!)
Scritto il 23-2-2011 alle ore 15:37
Salve Dott.Stern, ho già avuto il piacere di averLa come valido docente nella preparazione all’esame per l’abilitazione, confidando nella Sua preparazione Le sottopongo il seguente problema: il datore di lavoro è indirettamente a conoscenza di una patologia (epilessia con svenimenti) del dipendente che potrebbe causare danni al dipendente stesso ed ai colleghi utilizzando coltelli e tritacarne. Come può tutelarsi il DL se il dipendente tace sul suo stato di salute ?
Grazie
Scritto il 7-3-2011 alle ore 14:08
Mario come sai le questioni connesse allo stato di salute del personale sono molto delicate. il datore di lavoro però è obbligato a garantire la sicurezza sul lavoro per il dipendente e per i suoi colleghi pertanto, consiglierei di parlarne con il medico competente per trovare garanzie sufficienti all’idoneità alla mansione del lavoratore
Scritto il 8-3-2011 alle ore 17:17
mi scuso con elisa ma mi era sfuggito il suo quesito. insomma regalare soldi allo stato … non è il massimo per approcciare gli obblighi fiscali ..!!! che dire cara stagista così è! il 23% è molto ma la ritenuta, come giustamente evidenzi, è calmierata dalle detrazione di imposta che altro non sono che “sconti” che il “fisco amico” fa ai contribuenti (e poi ti lamenti!!!). nel tuo caso non dovresti avere problematiche fiscali particolari perchè le detrazioni dovrebbero azzerare (o quasi) le tue ritenute. ok?! dimenticavo, più guadagni e più paghi le tasse quindi … occhio!
in bocca al lupo (a parte ogni battuta capisco pienamente il disagio di vedersi compensi esigui ridotti dal prelievo fiscale)
Scritto il 8-3-2011 alle ore 18:15
Salve,vorrei sapere se facendo un tirocinio non retribuito presso uno studio perdo la mobilità pagata che mi spetta..
Scritto il 8-3-2011 alle ore 18:39
Egregio dott. Stern, riprendendo la Sua risposta n.113 vorrei chiederLe come mai alcuni tirocinanti affermano di avere zero trattenute in busta paga anche se non hanno detrazioni per carichi di famiglia ma solo per lavoro dipendente mentre io vedo buste con trattenute irpef ogni mese?
Loro dicono che la detrazione annulla mese per mese l’imposta ma a me hanno risposto che questo non è sempre possibile e che probabilmente recupererò (se devo recuperare) al momento del conguaglio fiscale.
Ma è così?
Grazie
Scritto il 8-3-2011 alle ore 18:45
giorgia, stai tranquilla il tirocinio non retribuito non costituisce rapporto di lavoro e non influisce sul tuo stato di mobilità.
Scritto il 8-3-2011 alle ore 18:49
antonio il calcolo dell’imposta e delle detrazioni è effettuato mensilmente. al termine del rapporto si procede comunque ad un conguaglio generale. la circostanza che esistano trattamenti differenziati tra te ed altri stagisti può dipendere in primo luogo dalla differenza del corrispettivo (non è detto che le detrazioni per lavoro dipendente riscano ad abbattere l’intera imposta dovuta) e poi da modalità elaborative dei diversi sw. una cosa è certa a fine rapporto a parità di corrispettivo percepito l’imposta netta versata deve essere la medesima.
in caso di errori del sostituto d’imposta ogni rettifica è possibile in sede di dichiarazione dei redditi.
Scritto il 11-3-2011 alle ore 12:36
Gentilissimo dott. Stern, la ringrazio per la risposta n.117 al quesito n.115 ma vorrei chiederle un chiarimento ulteriore: il caso specifico è su importi mensili di 800 euro per tirocinio della durata di massimo 4 mesi. Ho visto cedolini con trattenute fiscali ma anche altri senza alcuna trattenuta perchè asseriscono di applicare la detrazione minima di 1380. Ma tale detrazione non è da rapportare al periodo di lavoro nell’anno? Cioè, 1380 se lavoro tutto l’anno ma se lavoro 4 mesi applico sempre 1380 o un importo proporzionalmente inferiore e quindi rischio di dover pagare l’Irpef? Grazie
Scritto il 11-3-2011 alle ore 14:49
Buongiorno, ho letto tutti gli interventi in questa utilissima discussione ma se possibile vorrei un chiarimento.
I tirocini non vanno obbligatoriamente nel LUL, ma qual è la forma corretta di esposizione di eventuali somme corrisposte al tirocinante?
Cedolino paga con logo Inail e numerato progressivamente come si faceva prima dell’avvento del LUL con numero autorizzazione del consulente?
Cedolino o fac-simile di cedolino senza obbligo di logo Inail nè numero di autorizzazione del consulente?
Essendo importi comunque soggetti a Inail non riesco a sciogliere questo dubbio.
Ringrazio in anticipo per la risposta.
Scritto il 16-3-2011 alle ore 19:16
mario, la circostanza che le indennità dei tirocinanti siano soggette ad assicurazione INAIL, ed a ritenute fiscali, non obbligano in alcun modo l’emissione di un cedolino paga nè tantio meno l’inserimento nel LUL. nella pratica però sono gestite unitamente alle elaborazione del personale dipendente e pertanto ne seguono la gestione. mi spiego meglio: puoi stampare tranquillamente cedolini paga da consegnare ai collaboratori al di fuori del LUL ovvero inserirli nello stesso LUL (nel caso non esiste nessuna sanzione se il libro unico fosse integrato anche da tali annotazioni)
Scritto il 16-3-2011 alle ore 19:34
mario, così l’art. 13 del testo unico sulle imposte, che definisce le detrazione per lavoro dipendente (sono le stesse da utilizzare in caso di ineddità di tirocinanti):
a) 1.840 euro, se il reddito complessivo non supera 8.000 euro. L’ammontare della detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 690 euro. Per i rapporti di lavoro a tempo determinato, l’ammontare della detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 1.380 euro;
Scritto il 21-3-2011 alle ore 15:59
salve percepisco una indennità di disoccupazione e a breve mi faranno un contratto di tirocinio formativo con un rimborso spese,mansione autista.vorrei sapere se senza un tutor si può fare e se per fare questo tirocinio poi mi ritrovo senza neanche i soldi della dissoccupazione!grazie
Scritto il 23-3-2011 alle ore 09:59
il tirocinio prevede obbligatoriemante la presenza di un responsabile formativo (tutor) senza di questo non è legittimo. evidentemente se l’attività di autista non consente di avere al proprio fianco costantemente il proprio tutor, che non è una sorta di angelo custode, la formazione dovrà svolgersi in altri momenti e comunque l’attività lavorativa dovrà sempre essere indirizzata all’inserimento in azienda e dovrà di fatto avere i canoni della formazione pratica, dell’addestramento.
relativamente all’indennità di disoccupazione ti invito a leggere le precedenti risposte fornite sul medesimo argomento.
Scritto il 31-3-2011 alle ore 16:50
Salve,
ho io una domanda da porre: Io sono in Stage presso una Banca. Sul contratto di assunzione c’è scirtto: Previsto rimborso spese di 600 euro NETTI mensili.
Ho ricevuto a dicembre 70 euro in meno e adesso, ovvero a marzo, 130 euro di detrazione. Ho chiesto alla contabilità e mi ha detto che gli stagisti hanno addizionali regionali e comunali Irpef etc. però da contratto c’era scritto 600 netti! come devo comportarmi? Grazie
Scritto il 1-4-2011 alle ore 20:32
ugo capiamoci: se mi parli di stage non puoi avere tra le mani un contratto di assunzione! magari hai la convenzione di tirocinio con cui ti viene riconosciuta una somma a titolo di rimborso spese forfettario per facilitare la tua presenza in azienda. certo che se l’importo indicato è di € 600 netti i problemi fiscali dovrebbero essere in capo all’azienda … se così non è valuta se sia preferibile mantenere un buon rapporto con l’azienda, magari foriero di un futuro rapporto di lavoro, o evidenziare in modo fermo l’errore a rischio però di perdere il tirocinio stesso … valuta tu.
Scritto il 7-4-2011 alle ore 00:22
Salve, avrei un dubbio.
Sulla convenzione di tirocinio (6 mesi) mi è stato riconosciuto un rimborso spese di 800 € lordi più buoni pasto. Non essendo specificato “mensilmente”, è possibile che l’azienda mi paghi 800 € come somma semestrale????
Scritto il 8-4-2011 alle ore 01:06
ele, tutto è possibile ma direi che è molto improbabile. dovresti vedere i tuoi 800 € a fine mese.
Scritto il 14-4-2011 alle ore 13:25
Spettabile Dottor Stern, Le vorrei porre un quesito.
Stavo facendo un tirocinio formativo di 6 mesi presso un azienda. Non mi sono trovata per niente bene e ho lasciato dopo una settimana.
Posso pretendere i giorni che ho lavorato pur non avendo terminato ne anche il mese. Loro mi dicono di no, ma non mi fido particolarmente. Cosa dice la legge in proposito? Eventualmente a chi mi potrei rivolgere. Cordiali saluti. Anna
Scritto il 24-4-2011 alle ore 19:17
Gent.mo Dottore
Vorrei porle un quesito.
Sono invalido civile con il 75% d’invalidità. Percepisco un assegno mensile di eu 260,27 erogato da parte dell’Inps. In questi giorni ho ricevuto dall’Inps una lettera ove devo dichiarare i miei redditi relativi all’anno 2010. Poichè nell’anno 2010 ho svolto attività del tirocinio di formazione con affiancamento lavorativo c/o l’ASL, in attuazione di un progetto speciale per disabili, e che per tale tirocinio ho percepito una indennità mensile di eu 550,00. Inoltre quest’anno l’Ente ospitante mi ha inviato il mod. CUD 2011 relativo all’anno 2010 di quello che ho percepito. Considerato, a quanto ne so, che i tirocini non sono rapporti di lavoro, per questi motivi pongo il seguente quesito: Sono tenuto a dichiarare nel Mod.” RED-Richiesta Dichiarazione Redditi” le indennità mensili percepite per la frequenza al tirocinio? e se li devo dichiarare in quale tipologia dei redditi devo farlo ? come lavoro dipendente, prestazioni coordinate e continuative- lavoro a progetto o come altri redditi assoggettabili a IRPEF ?
Sicuro di una Vs risposta porgo distinti saluti
giuseppe
Scritto il 26-4-2011 alle ore 19:13
Auguri di buona pasqua anche se in ritardo….avrei piacere rivedervi……non è stata una dichiarazione di guerra e le cose non sono andate come vi hanno riportato e come sono state scritte sui giornali mi creda arrivederci spero a presto …..questo è il mio cell 3494401365 se vuole contattarmi
Scritto il 4-5-2011 alle ore 12:52
annalucia mi scuso con te e con gli altri se rispondo solo oggi ma ho avuto un periodo un po’ convulso (… per usare un eufemismo!).
veniamo al punto. come immagino ti sia chiaro il tirocinio prevede solo una sorta di rimborso spese e pertanto è molto complicato poter rapportare in modo matematico le frazioni (specilmente piccole come nel tuo caso) di mese con quanto stabilito complessivamente. sono questioni che si risolvono generalmente in accordo … nel tuo caso vedo complicato un tuo ricorso e ti consigliere di rinunciare. la prossima occasione andrà sicuramente meglio
Scritto il 4-5-2011 alle ore 12:57
costanzi che dire … le carte parlano molto chiaro. vedo difficile un riavvio di discussioni comunque … mai dire mai.
ho segnato il suo contatto in caso di novità la chiamerò. grazie.
ps
mi scuso con gli altri frequentatori del blog dell’uso “personale” dello spazio ma si tratta di vicenda complessa e delicata e quindi ogni canale di comunicazione è utile
Scritto il 4-5-2011 alle ore 13:00
a giuseppe d’onofrio rispondo che ritengo che dovrebbe inserire il reddito percepito come altri redditi assimilati. sul punto però contatti il CAF al quale si appoggia per la trasmissione del red
Scritto il 4-5-2011 alle ore 16:13
Gentile Dottore,
avrei un dubbio da togliermi.
Nel 2011 io sto facendo uno stage con un’azienda, da Gennaio a Giugno.
Percepirò 2300 euro ri rimborso stage in questi sei mesi, che corrispondono a 181 giorni.
Di questi 2300 euro, mi spetterebbero pulite 2300-23%= 1771 euro. L’azienda, prendendo le veci di sostituto di imposta, mi ha calcolato automaticamente le detrazioni, che sono pari a 1840*365/181 = 3710 euro (dove 1840 euro sono il 23 % di 8000 euro). Da ciò si deduce che le detrazioni sono maggiori delle imposte IRPEF, pertanto le 2300 euro di rimborso stage entrano pulite nelle mie tasche.
I miei dubbi mi sorgono ora: ho vinto una borsa di studio per effettuare uno stage con ItaliaLavoro in un’altra azienda. La borsa è del valore di 5000 euro e vale per sei mesi (180 giorni), cioè da Maggio fino ad Ottobre.
Mi hanno chiesto ora se devono procedere loro ad applicare le detrazioni di imposta in maniera automatica.
Se rispondo di SI, otterei le detrazioni, e di conseguenza prenderei più soldi, se rispondo di NO, non mi applicherebbero le detrazioni e di conseguenza prenderei meno soldi.
Cosa devo rispondere, considerando in conclusione che il compenso di uno stage è di 2300 euro(sia lorde che pulite) e dell’altro stage è di 5000 euro lorde?
Scritto il 4-5-2011 alle ore 22:57
francesco puoi fare qualsiasi scelta tanto avendo 2 (o ti auguro più CUD) dovrai probabilmente fare dichiarazione 730. comunque ti consiglierei di chiedere (rispondi quindi SI) le detrazioni incidendo il periodo del II stage in mesi diversi.
puoi chiedere a ItaliaLavoro di considerare anche il tuo precedente CUD al momento del conguaglio finale così sarai sicuro di stare a posto con il fisco in modo definitivo.
Scritto il 5-5-2011 alle ore 09:50
grazie per la risposta,
avrei altre due domande:
1) il primo stage va da gennaio a giugno, il secondo stage da maggio ad ottobre. quindi non so se essendo i due mesi di maggio e giugno in comune questo incide qualcosa..
2)non so se mi rilasceranno un cud per quanto riguarda il primo stage di euro 2300..è questo un problema?
Scritto il 5-5-2011 alle ore 23:21
francesco l’addendum di risposta:
1) nessun problema
2) sicuramente a seguito di percepimento di redditi assilìmilati a lavoro dipendente (il compenso da stage) riceverai il modello CUD
Scritto il 6-5-2011 alle ore 09:35
Un ultimissima domanda
…..
assumendo che nel 2011 abbia ue cud, un cud di 2300 eur ed un altro cud di 5000 euro, dovrò fare il modello 730 nel 2012?
Scritto il 6-5-2011 alle ore 12:14
Dott. Stern il tirocinio formativo è rinnovabile?
ps: Francesco avendo esperienza nel settore con 2 CUD si fa sempre il 730
Scritto il 6-5-2011 alle ore 14:21
grazie di tutte le info!!!
Scritto il 6-5-2011 alle ore 19:03
Giuseppe un tirocionio è guidato da una convenzione, bisogna vedere cosa la stessa stabilisca. considera che la L 196/97 però pone dei limiti alla durata complessiva del tirocinio stesso.
ovviamente l’esperienza di tirocinio è ripetibile con altri soggetti.
ps
grazie del supporto nel rispondere a francesco
Scritto il 18-5-2011 alle ore 16:00
Salve a tutti.Dopo quasi 10 anni di lavoro in ambito amministrativo (niente a che fare con le paghe) sono stata lasciata a casa. Successivamente ho svolto un corso teorico di 200ore come Operatore paghe. A me la materia è piaciuta subito. Per cui sarei molto interessata a svolgere un periodo di tirocinio formativo presso un CDL. Ho già mandato molti curriculum in tal senso. Però non credo sia molto facile fare anche questa esperienza perchè:
1- si guarda molto il curriculum professionale per cui se uno ha fatto amministrazione di immobile difficilmente troverà da riciclarsi come amministrazione del personale;
2-poi non essendo io più giovanissima (36anni)….forse si preferisce far fare un tirocinio a qualcun altro in età di apprendistato….
Cmq spero di trovare!!!
Scritto il 18-5-2011 alle ore 17:32
Giulia prova ad inserire i tuoi CV nella bacheca del sito dei consulenti del lavoro della tua provincia (spesso c’è uno spazio x la ricerca di praticanti/tirocini) oppure in quella della fondazione per il lavoro (lo trovi all’interno del sito del consiglio nazionale dell’ordine).
è vero che a 36 anni non sei più una “bimba” ma direi che hai anche l’esperienza giusta per ripartire su un settore nuovo con lo spirito giusto.
in bocca al lupo!
Scritto il 26-5-2011 alle ore 18:43
mia figlia ha effettuato 4 mesi con contratto a tirocinio presso una prima azienda con ultima busta paga di Imponibile progr. Irpef di € 1.400,00 su cui risulta la ritenuta del 23%. Al momento è in attesa di essere chiamata dal 1* giugno, da altra azienda, con medesimo contratto, per mesi 6 con 700,00 euro netti mensili. Chiedo: 1°- se ambedue le aziende sono obbligate a rilasciare il CUD.; 2° se c’è obbligo di dichiarazione. Tanto perchè se il reddito è dichiarabile devo procedere immediatamente ad informare il mio datore di lavoro a non effettuarmi le detrazioni per figlio a carico.3- se le aziende non vogliono rilasciarlo da dove risulta che mia figlia ha percepito un reddito.Grazie per la Disponibilità.Prego risposta urgente.
Scritto il 27-5-2011 alle ore 18:50
Pat le risposte ai quesiti:
1) entrambe le aziende sono obbligate a rilasciare il CUD
2) potrebbe esserci obbligo di dichiarazione ma ciò non determina necessariamente ricadute sulla tua detrazione x figli a carico (non mi sembrerebbe però il tuo caso). Le detrazioni vengono riconosciute a condizione che le persone alle quali si riferiscono possiedano un reddito complessivo non superiore a € 2.840,51, al lordo degli oneri deducibili ( TUIR art. 12,comma 2) e sono, altresì, rapportate a mese e competono dal mese in cui si sono verificate a quello in cui sono cessate le condizioni richieste.
3) è un obbligo di legge il rilascio del CUD
Scritto il 23-6-2011 alle ore 14:05
Salve vorrei porvi un quesito.
Sono vincitrice di borsa di studio, stanziata dalla regione Puglia, del valore di 7500 ed ho frequentato un master in Risorse umane del valore di 6400. Tale master, per ottenere la borsa di studio, doveva prevedere 500 ore teoriche ( già effettuate) e 500 ore di stage col 20% d’assenza ( tutt’ ora ancora svolgo).
Nel 2010 ho avuto la possibilità di partecipare a bandi su tirocini formativi. Anche per questi risulto vincitrice e sono del valore di 600 euro per 6 mesi; essi sono stati stanziati dalla Provincia di Taranto.
Ora mi trovo a svolgere lo stage di mattina 8 ore al giorno, al fine di arrivare alle 500. Per cui potrei effettuarne meno ma per più giorni.
Vi chiedo posso svolgere lo stage di mattina facendo 5 ore e svolgere il tirocinio pomeriggio, dalle 14 alle 20?
Posso fare entrambe le cose?
Vi sarei grata e lieta se qualcuno possa rispondermi.
Purtroppo non ho trovato nulla che regolamenti tale processo. Sia alla provincia che al centro dell’impiego mi hanno accettato la richiesta.
Ora naturalmente chiedo a voi per maggiori conferme..
Grazie
Marianna
Scritto il 28-6-2011 alle ore 15:37
marianna, sicuramente si puoi combinare entrambe le attività (salvo eventuali vincoli posti da uno dei 2 soggetti promotori). ricordati di fare dichiarazione dei redditi il prossimo anno
Scritto il 28-6-2011 alle ore 22:18
Grazie Paolo per avermi risposto, circa i bandi rispetto positivamente i requisiti di entrambi,
ma ti chiedo un’ultima cosa: quante ore settimanali posso fare svolgendo entrambi i tirocini?
A me hanno riferito che posso svolgere max 40 ore per entrambi.
C’è un regolamento a riguardo?
Grazie mille
Marianna
Scritto il 29-6-2011 alle ore 01:36
Buonasera.
Dopo aver gia iniziato il mio stage, vengo a sapere che in teoria non è possibile (a Roma) attivare stage in aziende personali PRIVE di dipendenti a tempo indeterminato.
Scusi la domanda, ma non c’è nessun modo di aggirare il veto?Verranno fatti controlli? o nel momento della registrazione all inps/inail si noterebbe subito l’incongruenza??
So che sembra un voler fare le cose illegalmente, ma possibile che in altre regioni si possa,e qua no, e che il risultato sia che io debba lavorare in nero senza nessun contratto o borsa di studio oppure rinunciare a qst stage ke comunque mi piace, e mi permette grande autonomia e possibilità di applicarmi data appunto la scarsità di personale????
Grazie mille, e scusate l’insofferenza verso la schizofrenia legislativa di questo paese.
Scritto il 1-7-2011 alle ore 16:32
Marianna il tirocinio (o stage) non è un rapporto di lavoro e pertanto non esiste un rigido obbligo di rispetto di orari. Le specifiche convenzioni però possono evidenziare quantità di tempo e distribuzione dello stesso nell’arco della settimana e della giornata. Certo che svolgere parallelamente due tirocini con impegno di 40 ore ciascuno la vedo dura … vuoi solo per problemi di compatibilità.
in linea generale il soggetto ospitante deve:
– garantire al tirocinante l’assistenza e la formazione necessaria al buon esito dello stage;
rispettare le norme antinfortunistiche e di igiene sul lavoro;
– assicurare che il tirocinante riceva un’infomazione – formazione sufficiente e adeguata in materia di sicurezza e di salute, in applicazione del d.lgs. n. 81/2008;
– consentire al tutor dell’ente promotore di contattare il tirocinante e il tutor aziendale per verificare l’andamento dello stage e per la stesura della relazione finale;
Scritto il 1-7-2011 alle ore 16:36
fede … che dire … hai voluto l’autonomia regionale??? ovviamente è una battuta. la questione che poi è vera e legittima. ritengo che si dovrebbe approfittare del nuovo testo unico sull’apprendistato per rimettere mano alla materia dei tirocini che costituiscono oggi un importante via di inserimento al lavoro(l’attenzione suscitata da questo post ne è una parzialissima evidenza)
ps
quanto a controlli sono assolutamente possibili (non ho detto probabili) e senza una copertura legale il rischio per il soggetto ospitante è elevato
Scritto il 1-7-2011 alle ore 16:44
@Paolo Stern: l’autonomia è un’opportunità, che infatti ha permesso a certe regioni quali l’Emilia Romagna di aggirare l’ennesima legge italiana, che invece che agevolare l’inserimento lavorativo e semmai incentivare forme più stabili di inserimento, proibisce e limita. un padre padrone insomma. Quali sono questi rischi per l’impresa?sanzioni immagino.. Posso chiederti di che cifre stiamo parlando?
Scritto il 1-7-2011 alle ore 16:55
ma … se l’ispettore di turno riscontrasse gli estremi del lavoro nero (inteso in questo caso come rapporto non formalizzato secondo le procedure obbligatorie), si applicherebbe la cd maxisanzione le cui conseguenze, sia pure mitigate dalla L 183/10, sono particolarmente pesanti (parliamo di migliaia di euro).
pur convenendo con te sugli scenari autonomi/federalisti ritengo che un quadro omogeneo di regole generali in materia di lavoro sia assolutamente necessario.
convengo poi con te che i tirocini siano una opportunità di approccio al lavoro, ecco perchè ritengo doverosa la rivisitazione di una norma che risale al 1996!
Scritto il 1-7-2011 alle ore 17:21
Ok.. sa consigliarmi un altro tipo di contratto a cui possa accedere, che non abbia grossi oneri fiscali per l’azienda? lui in alternativa proponeva che mi aprissi la partita iva(risultando collaboratrice esterna credo, ha parlato di regime dei minimi…) ! ma a me non sembra una gran soluzione..non solo addio borsa studio, ma commercialista, dichiarazioni, problemi…per le cifre che si tratterebbe di guadagnare, non ne varrebbe proprio la pena -_-‘
Scritto il 4-7-2011 alle ore 12:01
fede … se il corrispettivo non giustifica una posizione autonoma puoi orientarti verso i contratti parasubordinati. ce ne sono tanti ma bisognerebbe capire che tipo di attività avete intenzione di porre in essere (cocopro, associazione in partecipazione, lavoro accessorio)
Scritto il 13-7-2011 alle ore 18:43
Ciao Paolo, vorrei in merito ai precendenti messaggi, posso farsì che stage e trocinio combacino nella stessa azienda? facendo in modo che la mattina svolga e ore per lo stage ( per la regione puglia) e il pomeriggio per il tirocinio formativo ( provincia taranto) ? l ente regione mi dice che è meglio efettuare le due cose separatamente, ma non mi dice sulla base di quale principio.
ora ti chiedo è come viente riferito dalla regione? Ci sono leggi a riguardo?
perch non posso far convogliare entrame e attività in un’unica azienda?
grazie
marianna
Scritto il 15-7-2011 alle ore 21:05
marianna stage e tirocinio in realtà sono sinonimi. mi stai chiedendo: posso avere 2 rapporti di stage (o tirocinio che è lo stesso) nella stessa giornata? risposta: nulla lo vieta, bisogna verificare le convenzioni e comunque che la situazione non possa paventare fini elusivi
Scritto il 16-7-2011 alle ore 11:56
Si Paolo, so che entrambi sono sinonimi, o perlomeno uno è la traduzione, dal francese in italiano, dell altro. In relatà le convenzioni non vietano nulla,non ci sono requisiti particolari. Io in relatà volevo farse 8 ore lavorative ( stage) ma farsì che quelle 8 ore potessero valere sia per un’ente ( provincia) che mi stanzia il tirocinio formativo, sia per l altro ente (regione) che mi stanzierà la borsa di studio, dato che è uno stage a completamento master. Tutto qui. Anche io non vedo incongruenze ma informandomi presso l ente regione, mi hanno consigliato di non far combaciare le situazioni, purtroppo non mi hanno detto il perchè. Sapresti dirmi il perchè non posso fare un’unico stage presso un’unica azienda per due enti diversi?..Grazie mille
Scritto il 26-7-2011 alle ore 21:20
marianna non sono sovrapponibili le due esperienze poichè immagino abbiano finalità diverse e pertanto non possono ricadere di fatto in un unico rapporto di avvicinamento al lavoro
Scritto il 2-8-2011 alle ore 10:38
Buongiorno,
in passato ho già avuto ottime informazioni da questo bel blog (complimenti)
Ora vorrei però fare una domanda che in parte è fuori argomento: io sto terminando un tirocinio formativo e l’azienda mi ha chiesto di cercare agevolazioni per assunzione. Mi può aiutare? A chi mi dovrei rivolgere (oltre ai consueti CPI)? Grazie e saluti
Scritto il 4-8-2011 alle ore 20:39
giuseppe ti ringrazio dei graditi complimenti. per quanto riguarda le agevolazioni alle assunzioni puoi consultare siti istituzionali (il sito http://www.dplmodena.it dell’amico eufranio massi è il più gettonato)quello del ministero del lavoro, quello dei consulenti del lavoro. la cosa più immediata però e che tu, o il tuo futuro datore di lavoro, vi rivolgiate a un consulente che saprà fornirvi ogni tipo di infomazione … in ultimo noi siamo sempre da queste parti!
Scritto il 24-8-2011 alle ore 14:26
ATTENZIONE dalla data di entrata in vigore del D.L. n. 138/2011 (art. 11) i tirocini formativi e
di orientamento “non curriculari” debbono riguardare soltanto i giovani neo diplomati
o neo laureati e debbono essere promossi non oltre dodici mesi dal conseguimento del
titolo di studio (ovviamente, ci si riferisce al momento dell’attivazione) e non possono
durare per un periodo superiore a 6 mesi, comprensivo delle proroghe. La disposizione non riguarda i tirocini promossi per i
soggetti che sono “ai margini” del mondo del lavoro: i disabili, gli invalidi fisici e quelli
psichici e sensoriali, per i quali resta in vigore la disciplina specifica prevista dall’art.
11, comma 2, della legge n. 68/1999, i tossico dipendenti, i soggetti in trattamento
psichiatrico, i condannati ammessi alle misure alternative alla detenzione.
Scritto il 25-8-2011 alle ore 19:26
mi collego al mio precedente intervento (162) per evidenziare come la stretta sui tirocini rischi di essere un grosso autogoal in un momento in cui la disoccupazione sta arrivando a livelli record. se da più parti si levavano voci su un necessario riordino del sistema la scelta fatta dall’esecutivo con il DL 138 appare poco condivisibile per 2 ordini di motivi:
1) mettere in concorrenza una normativa nazionale (stretta) con normative regionali (tendenzialmente più ampie) rischia di creare la stessa confusione che abbiamo conosciuto nella gestione del contratto di apprendistato (e che speriamo archiviata con il nuovo TU). sarebbe stato meglio che la piattaforma normativa nazionale lasciasse spazi anche a soggetti diversi (perchè non pensare alla contrattazione collettiva?) e che prevedesse direttamente forme di modularità dei tirocini e non parametri così stretti;
2) come evidenziato da tanti interventi in questo spazio il tirocinio rappresenta un primo contatto con il mondo del lavoro, limitare ciò esclusivamente ai 12 mesi successivi al conseguimento del titolo di studio (in un paese in cui tra l’altro tanti giovani non arrivano nemmeno ad un titolo di studio o nel quale il lavoro nero è piaga diffusa) è operazione poco attenta e piegata a demagogiche visioni.
spero che in fase di conversione del DL ci possa essere un ravvedimento … chi “può” ragioni.
Scritto il 5-9-2011 alle ore 18:46
[…] interessato ad approfondire il tema. Anche l’amico e collega Paolo Stern , oltre al suo blog di meritevole successo, ha dedicato al tema alcuni altri egregi interventi […]
Scritto il 6-9-2011 alle ore 16:26
Sono d’accordo con quello che scrive Paolo, spero proprio che non venga approvato, sarebbe proprio un peccato per tanti giovani e meno giovani.
Scritto il 7-9-2011 alle ore 10:51
Buongiorno Dott. Stern.
A fine mese terminerò un tirocinio formativo presso un’azienda. Ora è accaduto che ho trovato una nuova azienda che mi ha proposto nuovamente di fare un tirocinio. E’ fattibile? Poi una curiosità che mi interessa molto: quando parliamo di disoccupazione di lunga durata, esistono agevolazioni (oltre alla nota 407/90)per l’assunzione? Per completezza io risiedo in Molise.
Saluti e complimenti
Scritto il 8-9-2011 alle ore 11:05
Gent.mo Dott.
Vorrei sapere se esiste una norma di legge che preveda il praticantato dei due anni, necessari per l’ammissione per l’esame di Stato per il conseguimento del certificato di abilitazione all’esercizio della professione di consulente del lavoro, già durante il corso di laurea.
Scritto il 9-9-2011 alle ore 17:17
Che tipo di agevolazioni hanno le aziende nel prendere un tirocinante?Grazie
Scritto il 14-9-2011 alle ore 10:46
marco la possibilità di ripetere il tirocinio con altra azienda deve essere letta alla luce delle nuoive disposizioni di legge e della circolare del ministero del lavoro del 12/09, quindi bisogna capire che tipo di tirocinio ti hanno offerto.
quanto alle agevolazioni oltre alla nota L 407/90 puoi anche far riferimento al contratto di inserimento (oltre che, età permettendo o condizioni specifiche) al contratto di apprendistato
Scritto il 14-9-2011 alle ore 10:52
antonio, sul sito dell’ordine trovi tutte le informazioni sul praticantato. la disciplina del praticantato è stata recentemente aggiornata dal DM 20/06/2011. quanto tu chiedi (collegamento tra praticantato e corso di laurea) è una delle ipotesi allo studio nella riforma dell’accesso alle professioni
Scritto il 14-9-2011 alle ore 10:53
roberto, agevolazioni per inserimento di tirocinanti possono essere previste da specifici bandi o disposizioni regionali. la normativa nazionale non prevede nulla di specifico.
Scritto il 14-9-2011 alle ore 11:05
giulia, lassù qualcuno ci ama. o meglio il “grido di dolore” lanciato da più parti circa la norma “ammazza tirocini” prevista dalla monavra è stato raccolto dal ministero del lavoro che (diciamolo francamente) ci ha messo una pezza.
a questo punto, come accade spesso quando sono in troppi a parlare sullo stesso argomento, cominciano i dubbi operativi, tra chiusure e riapertura riparte la solita italica incertezza. molti operatori si chiedono: ma allora quando avvio un tirocinante disoccupato e laureato da 9 mesi a quale tirocinio devo riferirmi? sto ponendo in essere un tirocinio di orientamento o di inserimento/ reinserimento. la questione non è solo semantica … ne conseguono discipline diverse e possibilità di conversioni del rapporto.
mi chiedo: ma perchè tutto ciò? a chi si doveva una stretta legale sui tirocini di questo tipo in un momento di difficoltà occupazionali? è stata forse merce di scambio rispetto ad altre firme poste???
a voi le risposte.
Scritto il 15-9-2011 alle ore 11:21
ecco la circolare sui tirocini del ministero del lavoro. quando si dice funambolismo!!!!
http://www.leggioggi.it/wp-content/uploads/2011/09/Circolaren_24_12092011.pdf
Scritto il 16-9-2011 alle ore 11:34
Buongiorno Paolo, ho letto la circolare. Secondo me tanto parlare per poi alla fine rimanere come prima. Io ho capito che ci saranno due tipi di tirocini: quello di orientamento che potranno farlo solo i neo laureati o neo diplomati entro 12mesi, e quello inserimento che potranno farlo i disoccupati o lav.in mobilità. Ma qual’è alla fine la differenza tra i due tirocini (sia per il lavoratore che per il datore di lavoro?)?
Scritto il 16-9-2011 alle ore 14:27
la differenza sta solo nella durata e nel termine entro il quale si può attivare. ma il problema è un altro:
un neo laureato (per esempio da 7 mesi) ed anche disoccupato a quale limite deve riferirsi???? quello previsto per i tirocini formativi o quello, più ampio, dei tirocini di inserimento?
…. certe volte penso che ci si voglia fare male da soli!
Scritto il 23-9-2011 alle ore 13:56
ma allora mi sembra di capire che non cambi molto sui tirocini. un disoccupato potrà svolgere un tirocinio anche se si è diplomato da diversi anni?
Scritto il 23-9-2011 alle ore 13:57
dimenticavo, visto che sono un cdl, la fondazione per il lavoro potrà ancora promuovere i tirocini?
Scritto il 4-10-2011 alle ore 20:26
guido 1: in realtà è così, di fatto (per fortuna) non cambia molto
Scritto il 4-10-2011 alle ore 20:28
guido 2: la fondazione per il lavoro può tranquillamente procedere, quale operatore abilitato alle politiche attive del lavoro ai sensi del dlgs 276/03, procedere alla promozione di tirocini. dont worry!
Scritto il 5-10-2011 alle ore 17:17
Gentilissimo Dott. STERN,
sono un CdL di Bari ed avrei un quesito da porLe.
Per un’ azienda con più di 50 dipendenti, posso avviare tirocini formativi interni per un massimo del 10% dei lavoratori occupati.
A suo parere, posso ospitare “stagisti” esterni inviati da aziende private (convenzionate) e quindi superare il “quorum” del 10% comprendendo i tirocinanti diretti?
La ringrazio per l’attenzione e Le porgo cordiali saluti e ringraziamenti per la Sua simpatica iniziativa.
Scritto il 5-10-2011 alle ore 19:43
grazie gianni x i complimenti.
non mi è molto chiaro cosa tu intenda dire con “stagisti inviati da aziende private”. i limiti riguardano l’azienda ospitante e pertanto qualunque sia la provenienza del tirocinante il risultato non cambia.
se però, nell’ambito di un rapporto di tirocinio, l’azienda ospitante A faccia fare brevi missioni presso un’azienda B è evidente che B non avrà niente a che vedere con quel tirocinio. il tutto però non deve essere costruito in chiave elusiva.
Scritto il 5-10-2011 alle ore 20:27
Gentilissimo,
con il primo periodo penso abbia risposto al mio quesito.
Infatti il mio dubbio era:
ho 50 dipendenti: ho 5 tirocinanti, se da società esterne mi vengono proposte convenzioni per consentire di fare formazione nella struttura e mi mandano stagisti, posso accoglierli, avendo già raggiunto il nemro massimo di tirocinanti?
Scritto il 5-10-2011 alle ore 20:29
……volevo dire nel finale : “…numero massimo dei tirocinanti?
scusami e ringrazio anticipatamente.
Scritto il 9-10-2011 alle ore 10:58
Salve, vorrei chiedere dei pareri per capire la mia situazione. Sarei molto gratta di un’eventuale risposta perchè ora come ora mi sento presa in giro e vorrei ritrovare l’entusiasmo.
Io sono una tirocinante a cui inizialmente è stato fatto credere che si trattava di un tirocinio regionale. Durata 6 mesi per una retribuzione di 600 euro mensili. Mi è stato anche fatto credere che sarei stata la tirocinante di un’impresa di produzione di circa 3 anni che sta crescendo molto bene, poi invece, dopo qualche settimana che ho iniziato il tirocinio, è saltato fuori che non sono la tirocinante di questa ma di un’altra che è un’impresa di commercio nata da circa 6 mesi.
Ora che ci sono da un mese e mezzo arrivano i documenti da firmare e mi dicono che non è quello regionale, ma è questo! Ovviamente ci sono rimasta malissimo! Premetto che sono una neodiplomata ma di 33 anni e ho le mie spese, i miei genitori non mi possono certo aiutare! Dovrò indebitarmi! Me l’avessero detto da subito sarebbe stato diverso e l’avrei apprezzato di più!
Per chiarire, io faccio il tirocinio nella sede dell’impresa di produzione e la mia tutor è un’impiegata contabile di questa e insieme ci occupiamo di entrambe le imprese. Ci sono stessi soci di mezzo e amicizie varie. Insomma, nel documento io risulto in tutt’altra sede e con tutt’altra tutor. La tutor che risulta sul documento è l’amministratrice dell’impresa di commercio che non sa neanche come si fa una registrazione. Prima di oggi ha sempre fatto la commessa. Nel momento in cui ho chiesto della retribuzione mi è stato detto che non mi verrà dato niente, non si sa se magari qualcosina me la daranno più in là.
Le mie perplessità sono:
Ma è veramente onesto tutto questo?! Faccio molte ore extra e mi è stato chiesto di andare anche di sabato a titolo di piacere personale. (per chiarirci, sei obbligata se non vuoi essere presa di mira, però va bene, per me è un giorno in più per imparare e fare pratica).
Io potrei avere delle conseguenze sulla validità del tirocinio visto che quello che c’è scritto sul documento circa la sede e la tutor non è vera?
E’ mai possibile che non diano neanche un qualche certificato che attesti la mia formazione e che quindi abbia valore come credito formativo?
Prima di essere chiamata per questo tirocinio “regionale” ero in un’altra città d’Italia, in tutt’altra regione e stavo cercando lavoro lì. Ora io vorrei chiedere se potrei mollare per cercare un tirocinio in quest’altra città o vengo vista inaffidabile per la fondazione del lavoro che quindi non me ne potrebbe più dare la possibilità? I documenti non sono ancora stati firmati da nessuno e sono la loro tirocinante da un mese e mezzo ormai! Però data di inizio e fine tirocinio sono corrette!
Scritto il 9-10-2011 alle ore 11:44
Scusate il brutto errore, intendevo impresa commerciale…e non di commercio! Ahimè!
Scritto il 9-10-2011 alle ore 23:16
gianni bussola: se la legge regionale non prevede deroghe direi di no.
dopo l’art. 11 e la circolare 24 bisogna ritarere un po’ i ragionamenti sui tirocini.
Scritto il 9-10-2011 alle ore 23:19
jessica, per come racconti la storia mi sembra che il tuo tirocinio abbia ben poco a vedere con le finalità proprie dell’istituto. se l’aria non ti convince … cerca di meglio e non perdere tempo
Scritto il 14-10-2011 alle ore 17:16
Il mio quesito è questo: sono da molti anni impiegata presso una società di software e fornisco assistenza tecnica e fiscale a dottori commercialisti. Vorrei lavorare presso uno studio di commercialisti dato che ho tutte le competenze necessaire. Posso essere assunta presso uno studio di commercialisti come impiegata (e ricevere uno stipendio degno del mesiere)ed essere contemporaneamente praticante commercialista poichè ho due lauree in economia e desidero diventare una commercialista? Quante ore all’anno di pratica sono necessarie per poter sostenere l’esame di stato?
Attendo una vostra risposta. Vi ringrazio per l’attenzione.
Scritto il 14-10-2011 alle ore 20:06
cara lina mi poni un quesito cui non so fornirti, mi dispiace, una risposta certa non essendo un commercialista.
la cosa più semplice che puoi fare è andare sul sito dell’ordine e verificare le regole specifiche del loro praticantato.
quanto al rapporto praticantato / retribuzione, come sai è uno dei punti di grande attenzione nella prossima riforma delle professioni ordinistiche.
il nuovo testo unico dell’apprendistato prevede specificatamente che la tipologia di apprendistato x alta formazione possa essere utilizzata anche per lo svolgimento del praticantato.
Scritto il 18-10-2011 alle ore 10:00
Buongiorno, non so se già è stato posto il quesito ma volevo sapere se esistono agevolazioni (associazioni di categoria,incentivi statali o altro) per le imprese che prendono tirocinanti?In attesa (è urgente…) saluti
Giuseppe
Scritto il 19-10-2011 alle ore 18:20
Salve a tutti! Mi sapete dire in parole povere se posso restare a carico di mio padre pur facendo uno stage a 6 mesi con tanto di busta paga e cud?
Scritto il 21-10-2011 alle ore 11:43
caro paolo voglio io celo una cooperativa posso fare un progetto informativo mi fai sapere grazie
Scritto il 21-10-2011 alle ore 12:05
Buongiorno, volevo sapere è possibile per me stipulare un rapporto di stage che non sono neo diplomata e neanche neo laureata entro 12 mesi? e il mio stage durerebbe sempre 6 mesi come nel caso dei neodiplomati/neolaureati? grazie mille.
Scritto il 21-10-2011 alle ore 17:46
giuseppe esistono diversi enti che finanziano i tirocini. principalmente i finanziamenti sono di fonte regionale. anche italia lavoro ha specifici programmi in merito. non so se esistano banche dati specifiche sul tema “incentivi ai tirocini” (non credo), nel caso devi fari un po’ di ricerche.
Scritto il 21-10-2011 alle ore 17:56
ilaria dipende dal tipo di “rimborso” che ti è riconosciuto dall’azienda, il limite da non superare è di 2.840,51 €
Scritto il 21-10-2011 alle ore 17:57
lami non credo di aver ben capito il quesito. se mi chiedi se anche una cooperativa possa avviare tirocini la risposta è si.
Scritto il 21-10-2011 alle ore 17:59
marta, la materia è stata recentemente aggiornata dall’art. 11 della cd manovra di ferragosto. se tu sei disoccupata o inoccupata puoi sicuramente svolgere tirocini. quanto alla durata dipende dalla regione in cui ti trovi, la normativa nazionale prevede il limite dei 6 mesi che tu ricordavi
Scritto il 22-10-2011 alle ore 14:52
Grazie Dott.Stern un’ultima cortesia: mi può indirizzare verso qualche ente?
Saluti
Scritto il 22-10-2011 alle ore 21:09
giuseppe ti consiglio di andare sul sito della tua regione oppure su http://www.italialavoro.it
Scritto il 24-10-2011 alle ore 11:13
Gent.mo Dott. Stern
Mi rivolgo a Lei per avere un consiglio.
Nell’anno 2010/2011 sono stato selezionato ed ho partecipato ad un progetto speciale di attività di formazione con affiancamento per soggetti diversamente abili, inoccupati/disoccupati, presso un Ente Locale, per un anno.
Ora l’Ente Locale, ha deliberato la prosecuzione delle attività di tirocinio formativo per ulteriori 12 mesi.
Nel frattempo una ditta privata mi ha proposto un contratto a tempo indeterminato c/o uno studio di consulenza.
Ho la mente confusa, non so cosa scegliere, se proseguire l’attività di tirocinio presso l’Ente Pubblico, forse con qualche speranza di rimanerci definitivamente, o lavorare nel settore privato.
Voi cosa mi consigliate ?
Grazie per il consiglio, che sicuramente mi saprete indicare, nell’attesa porgo cordiali saluti
ANTONIO
Scritto il 24-10-2011 alle ore 22:13
antonio, messa così la domanda la dovresti porre ad un cartomante (posto che abbia facoltà divinatorie!). scherzo ovviamente. non ho nessun elemento per fornirti un consiglio specifico, ti invito solo a considerare che un ente pubblico può assomere solo per concorso e pertanto vedo improbabile che il seguito del tuo tirocinio sia un contratto di lavoro con la PA. quindi per esclusione … valuta tu (la circostanza che abbia scelte lavorative da fare denota una tua capacità di muoverti sul mercato, bravissimo!)
Scritto il 8-11-2011 alle ore 18:50
Gent.mo Dr. Stern,
volevo sottoporLe il seguente quesito:
Mio figlio (19 anni)è stato assunto con la convenzione di stage e tirocinio per la durata di 4 mesi. Nel contratto viene riconosciuta una somma di € 800,00 mensili a titolo di Borsa Lavoro soggetta al trattamento fiscale. Devo intendere quindi che il ragazzo non percepirà la somma suddetta ma un importo ben inferiore?
Grazie per l’attenzione e cordiali saluti.
Scritto il 9-11-2011 alle ore 13:10
nadia per prima cosa una precisazione. il tirocinio non determina una assunzione, capisco che spesso si usa questo termine (assunzione) per indicare un qualsiasi inserimento in azienda ma bisogna fare attenzione perchè altrimenti si creano false aspettative da un lato e si gestisce male il rapporto dall’altro.
quanto alla situazione economica non ti preoccupare, le imposte che saranno detratte non sono elevate ed anzi potrebbero anche essere 0, dipende dalla situazione reddituale generale del ragazzo a fine anno. se, purtoppo per lui, non avrà altri redditi l’impatto sarà modesto.
consiglia a tuo figlio di impegnarsi al massimo, spesso con i tirocini le aziende valutano le risorse da inserire. auguri.
Scritto il 9-11-2011 alle ore 14:40
Grazie per la risposta chiara ed esaustiva.
Saluti. Nadia
Scritto il 19-11-2011 alle ore 16:28
salve, io sto facendo pratica da un consulente e mi chiedevo siccome ho una laurea triennale in economia aziendale, se come sbocco lavorativo è meglio il revisore contabile o il consulente. il consulente è abilitato a fare anche contabilità??
La ringrazio
Scritto il 19-11-2011 alle ore 16:31
inoltre ho letto dei commenti su un altro blog e dicevano che c’è una normativa in atto per quanto riguarda l’obbligo di 500 euro per i tirocinanti è vero??? la ringrazio
Scritto il 20-11-2011 alle ore 23:15
maria ad un panettiere puoi chiedere se è meglio fare il pane o fare l’idraulico? scherzo. sono di parte, ritengo così coinvolgente la materia “risorse umane” che non la baratterei x nessuna revisione contabile (ma ho premesso sono partigiano!)
quanto ai 500 euro possono esserci finanziamenti particolari, tirocini sovvenzionati, ma non esiste alcuna norma generale in tal senso. I’m sorry!
Scritto il 21-11-2011 alle ore 10:00
La ringrazio tanto lei e una persona gentilissima buon lavoro distinti saluti
Scritto il 21-11-2011 alle ore 14:47
gentissimo dott.re sterin, vorrei sapere qualcosa in merito al contratto di apprendistato quant’è il minimo dello stipendio ci si pouò accordare con il datore la ringrazio
distinti saluti
Scritto il 21-11-2011 alle ore 22:57
maria 208: grazie.
Scritto il 21-11-2011 alle ore 22:58
maria 209: il minimo dello stipendio non può derivare da un accordo tra lavoratore e datore di lavoro, è definito dai contratti collettivi nazionali di lavoro anche x l’apprendistato
Scritto il 22-11-2011 alle ore 15:13
La ringrazio, gentilissimo buon lavoro
Scritto il 23-11-2011 alle ore 02:32
Salve,sono un’infermiera professionale attualmente purtroppo disoccupata, e con il Decreto Polverini che ha bloccato le assunzioni nel Lazio, dove abito, nel mio settore lavorativo, la Sua gentile risposta è per me davvero importante!
La mia ASL ( se non ricordo male,nel 2007) aveva indetto avviso pubblico per reclutare infermieri professionali a tempo determinato, ed avere così disponibile una graduatoria ufficiale dove reperire personale supplente a cui affidare incarichi. Partecipai nei termini e fui regolarmente inserita.
Premetto che mi chiamarono anche un paio di volte a “conferibile urgente temporaneo incarico”, ma una volta ero ammalata (ed inviai telegramma), e la seconda non mi pervenne per tempo il loro telegramma (ero fuori città).
Tempo fa,proprio perchè disoccupata, mi sono recata all’uff.gestione personale di detta ASL, e, sconcertata, ho saputo che, solo il mese prima,la graduatoria del 2007 era stata sostituita da un’altra, in cui non ero stata inclusa. Ai miei diversi quesiti mi si rispondeva che:
” Per carenza di personale infermieristico, s’è reso necessario fare in emergenza una nuova graduatoria che sostituisse quella vigente, in “emergenza”, quindi senza avviso pubblico e pubblicazione G.U.”, ma solo con delibera interna. La sua esclusione è motivata dal fatto che non ha mai accettato incarichi. La nuova graduatoria è formata da infermieri della graduatoria del 2007 che stavano già lavorando a termine, e da infermieri che dal 2008 hanno nel frattempo inviato, fuori bando, titoli e disponibilità.”
Il giorno stesso presentai domanda ( con curricula aggiornato,titoli ed iscriz.all’albo) chiedendo di essere immediatamente inserita. Mi si rispondeva negativamente in quanto ” Per la nuova graduatoria avevamo stabilito una data di scadenza, e lei è fuori termine utile”!
Quesito: è regolare formulare una nuova graduatoria, senza avviso pubblico, ed escludermi?
Una graduatoria ha una scadenza? E ammesso che abbia una scadenza, è legale formularne un’altra non pubblica ( d’accordo per l'”emergenza!) senza inserirmi, facendo peraltro discriminazione?
Come posso procedere?
Complimenti e Grazie! Chiara
Scritto il 23-11-2011 alle ore 18:22
Mi scusi Dott. Stern,
partendo dal presupposto che il reddito percepito ad un tirocinante è fiscalmente imponibile volevo capire se si applica irpef ordinaria o se il compenso erogato al tirocinante, quali ad esempio riborso spese per oneri sostenuti, è soggetto a ritenuta d’acconto ai fine irpef del 20%
Scritto il 24-11-2011 alle ore 02:53
Buonasera Prof. Stern,
mi aiuti a sciogliere i miei nodi.
Sto iniz a freq uno studio di CDL, per mezza giornata. Ho avuto altre esperienze di lavoro, contr di collab, a progetto, stage retrib e non. Da circa 2 anni non lavoro. Sono laureata, ho superato i 30, e tra un po’ farò la visita per l’accert dell’invalidità civile, che avrò riconosc almeno al 51%, per patologia. Dopo mi iscriverò nelle liste di collocamento obbligatorio. Al momento sto valutano il mio interesse verso questo lavoro ma dovrò valutare anche il riscontro e l’interesse reciproco. Se decido di fare i due anni di praticantato non vorrei limitare il rapporto a questo. A cosa potrei aspirare, quale richiesta potrei fare? Sono fuori dall’apprendistato e non so se il tirocinio formativo sia compatibile con il praticantato. Potrei forse propormi per 8 ore con un contratto di inserimento, per le 4 ore giornaliere che superano le 4 del praticantato, farmi pagare per queste ore sulla base del CCNL e chiedere un rimborso spese per le ore di praticantato. Come dovrò pormi nei confronti dello studio. Vorrei almeno un contratto a termine, per coprire il periodo di praticantato, lavorare anche 8 ore e percepire qualcosa che vada oltre il semplice rimborso spese. A quanto ammonta il minimo tabellare secondo l’inquadramento iniziale? Ho letto che potrebbe essere fatto a uno o due livelli inferiori. Mi indichi la migliore situazione ipotizzabile per me e allo stesso tempo vantaggiosa per lo studio. Se poi non avessero intenzione di fare alcun contratto potrei chiedere un semplice rimborso spese per le mie 4 ore giornaliere di tirocinio, almeno all’inizio e poi eventualmente chiedere una percentuale sulle perizie alle quali lavoro. Inoltre pensa che già da ora dovrei fare riferimento alla mia prossima invalidità civile? La ringrazio per i chiarimenti e suggerimenti che vorrà darmi, saranno preziosi! Buonanotte.
Scritto il 24-11-2011 alle ore 20:18
chiara ti ringrazio x i complimenti ma mi dispiace non posso / non so rispondere al tuo quesito. trattasi di specifica materia amministrativa e necessiterebbe di un’analisi approfondita che certo non può farsi in un blog. rivolgiti ad un legale di fiducia.
Scritto il 24-11-2011 alle ore 20:19
stefano, irpef ordinaria è equiparato al reddito di lavoro dipendente e non a quello di lavoro autonomo
Scritto il 24-11-2011 alle ore 20:23
mary il praticantato, come l’intero impianto delle professioni ordinistiche, è in fase di rivisitazione. la cosa più semplice è che ti metta d’accordo con il titolare dello studio per un rimborso spese proprozionato alla tua competenza.
in bocca al lupo futura collega!
Scritto il 28-11-2011 alle ore 16:53
Mi sono diplomata a luglio nel settore grafico pubblicitario e da settembre sto cercando uno studio grafico dove poter fare stage perchè a scuola non mi hanno insegnato niente di computer. Dopo tre mesi di ricerca ho trovato uno studio disponibile, sono andata al centro dell’impiego nella mia città per fare tutta la documentazione per essere in regola e mi hanno detto che non potevo avviarlo perchè l’agenzia non ha un dipendente a tempo indeterminato, il ragazzo che ci lavora è sempre un apprendista.
Questa nuova “legge” che non è ancora stata approvata dichiara inoltre che l’agenzia può effettuare un solo stage all’anno (qui sono d’accordo perchè molti se ne approfittano)e che il neo diplomato può fare lo stage entro un anno dal diploma.
E se non si riesce a trovarlo entro un anno?
Già ora come ora è difficile trovare lavoro,chiedono esperienze pluriennali, poi con queste leggi senza senso stanno chiudendo anche gli stage. Io non ho fatto l’università apposta perchè anche con la laurea senza stage sarei nuovamente al punto di partenza, il computer non saprei fare comunque a usarlo!
Allora un ragazzo appena uscito da scuola come può fare per avviare uno stage in regola? Il 90 % degli studi o agenzie dice di no anche a uno stage non pagato e una volta tanto che si trova una persona disponibile non si può avviare per una cosa stupida come quella.
Vanno da un estremo all’altro, prima poteva farlo chiunque lo stage, ora praticamente non può farlo più nessuno.
Scritto il 29-11-2011 alle ore 20:39
Caro Paolo,
Scusi se le scrivo un informale “caro”, ma per me e’ proprio naturale visto che un anno e mezzo fa ho intrapreso il percorso per diventare consulente del lavoro anche grazie al Suoi preziosi interventi sul forum. Giunta ormai al “giro di boa” del mio periodo di praticantato la mia vita e’ cambiata improvvisamente: ho vinto un concorso in una pubblica amministrazione. Sono contentissima e’ ovvio, ma cio’ che mi preoccupa e’ la compatibilita’ tra pratica e lavoro nella pubblica amministrazione. dovro’cambiare a breve citta’ e pensavo di trasferirmi in un altro studio per gli ultimi 6 mesi di pratica. Pensa sia possibile? Lo spero di cuore! L’esame per l’abilitazione vorrei sostenerlo comunque anche se so gia’ che all’albo dei consulenti del lavoro non potro’ iscrivermi ma tengo davvero tanto almeno alla possibilita’ di poter concludere questo periodo di pratica, tra l’altro il mio orario lavorativo mi consentirebbe, uscendo alle 15, di poter effettuare le 4 ore giornaliere. La prego mi risponda presto, pendo dalle Sue labbra! grazie.
Scritto il 29-11-2011 alle ore 21:13
Spett.le Dott. Stern,
le scrivo per chiederle informazioni sull’attuale disciplina dell’apprendistato professionalizzante applicato ai lavori stagionali. Attualmente e’ consentito? Com’e’ regolato? Qual e’ la normativa di riferimento? la ringrazio anticipatamente per la risposta.
Scritto il 30-11-2011 alle ore 21:22
…ho dimenticato di firmarmi..sono Rosa! Grazie ancora.
Scritto il 30-11-2011 alle ore 23:01
caterina la storia non è così nera come ti hanno dipinto. c’è una circolare del ministero del lavoro che chiarisce la faccenda (la riporto al commento 173). gli iscritti al centro per l’impiego inoccupati o disoccupati possono fare stage di inserimento anche superati i 12 mesi dal diploma.
quanto alla circostanza che lo stage non possa essere avviato in assenza di personale qualificato è vero nella normativa generale. molte regolamentazioni regionali superano tale limitazione.
Scritto il 30-11-2011 alle ore 23:05
ehilà cara Help … pendere dalle mie labbra??!!! ma dai! prima di tuttro complimenti per essere entrata nel grande mondo della PA. sono certo che interpreterai in modo attivo e gratificante il tuo incarico. quanto alla prosecuzione del praticantato ti consiglio di rivolgerti al consiglio provinciale dell’ordine competente rispetto alla tua nuova residenza. sapranno darti ogni informazione e magari ti metteranno in contatto con professionisti in cerca di collaboratori.
Scritto il 30-11-2011 alle ore 23:06
help mi accorgo solo ora che hai un nome: buone cose rosa!
Scritto il 30-11-2011 alle ore 23:07
enrica la dispiplina dell’apprendistato professionalizzante è stata rivista dal dlgs 167/11. è previsto anche l’apprendistato a termine x aziende che operano su cicli stagionali.
Scritto il 2-12-2011 alle ore 20:41
Gentile dottor Stern , e gentile chiunque voglia e possa darmi pareri, sono Chiara ( Sua risposta n°212) e sentitamente la ringrazio per avermi comunque risposto. Il mio quesito 205 in effetti, è solo “a latere” della mia ben più grande e complessa vicenda lavorativa, in quanto ero una normale tranquilla dipendente dell’Interno, Dipart. P.S. .
Sto lottando, pare a vuoto, per una mala pratica amministrativa, dall’esito così infausto, che mi ritrovo assurdamente ad essere diventata una disoccupata!, senza alcun reddito e senza lavoro, avendone invece tutti i requisiti come da Legge. E pare che nessuno, nessuno sappia o voglia occuparsene.
Nel luglio 2009, dopo infermità, la CMO mi giudica “NO IDONEA ruoli Polizia, SI IDONEA ruoli civili; presento subito istanza di transito ad altra amministrazione, andando in “aspettativa per transito”, e chiedendo, come infermiera laureata, la collocazione ad una ASL.
Nel dicembre 2010 l’Interno mi decreta “dispensa dal servizio per infermità” e chiude la mia aspettativa per transito per “incollocabilità”: rendendomi una disoccupata, e anche indigente visto che lo stipendio costituiva l’unico reddito per me e i miei due figli.
Il Ministero dell’Interno mi giudica “ incollocabile”?… Come e perché, se hanno completamente omesso di inviare la mia istanza di collocabilità presso la ASL che richiedevo loro per via gerarchica, come da prassi amministrativa, e come da DPR 339/82?
Tra l’altro, tale ASL, , già contattata da me, mi aveva rassicurato sull’ esito benevolo alla mia mobilità, ma, burocraticamente, ne doveva attendere l’inoltro e la richiesta da parte dell’Interno: comunicazione che l’Interno, ripeto, non ha MAI effettuato.
Purtroppo, per me, ho sempre avuto grandi difficoltà a reperire, non solo un giuslavorista, ma che si occupi anche di ordinamento P.S.: in extremis, dato il ricorso al Tar del febbraio scorso, ho dovuto affidare la mia impugnazione ad un legale che ha impugnato talmente male il mio ricorso, da pregiudicare anche l’”appello”. (Neanche, questo signore, sapeva, e chiedeva a me, se doveva rivolgersi ad un giudice del lavoro, o civile, o al Tar… e tutto questo mentre io fremevo e vivevo un disagio sempre più acuto..).
“Impugnato male, e senza neanche coinvolgere e chieder conto all’Interno”, così mi è stato detto da altro successivo consulente legale, che, però, non ha tempo né voglia ( mi scuso per la crudezza ma non è offensiva) di patrocinarmi ( forse perché dovrò chiedere il gratuito patrocinio?…) e vedere il da farsi: mi ha solo partecipato la sua comprensione dicendo che hanno fatto di me “carne da macello”…
Mi chiedo come è possibile che mi ritrovi disoccupata e senza altro reddito dal gennaio 2011!!!!… Mi chiedo come può essere accaduto un aborto simile dello Stato….e pensare che bastava che l’Interno avviasse la procedura di transito con un….fax!…..Io, dipendente del M.Interno, sono diventata una disoccupata ed un indigente perché, chi doveva, non ha inviato un semplice fax?….
A parte questa retorica seppur tragica constatazione, sono decisa a tutelare ancora, e fermamente, il mio diritto al lavoro, denunciando a chiunque la tanto “attualmente” gloriosa e trasparente equa Pubblica Amministrazione… (O un dipartimento di P.S. fa eccezione??)… e chiedendo giustizia. Ma a chi?..Con quale organo se son passati mesi e possono esserci delle decadenze di termini?..Possibile che eventuali “decadenze di termini” possano condizionare ed influire sulla tutela di un diritto così fondamentale e vitale?
Mi perdoni se l’ho tediata, e mi prendo le mie responsabilità e assicurarLe che è tutto vero ciò che sto denunciando in questa mia, ma…sa…non riesco a trovare più nessuno che….si indigni…e che mi indichi cosa effettivamente posso fare per riavere il mio posto nel mondo del lavoro, il mio stipendio, e la mia dignità.
Mi sorge anche il legittimo dubbio che la mala pratica in questione sia in qualche modo correlata alla causa di servizio per mobbing del gennaio 2009 ( tutto ampiamente certificato e documentato) ….Ah ah, mi scusi il malcelato cinismo ed ironia, Lei crede che verrà riconosciuta dal comitato di Verifica?….Ne dubito…
Mi perdoni, ancora, la domanda forse poco ortodossa e forse poco felice, ma….se fossi sua madre, sua sorella, o sua figlia, cosa le consiglierebbe? Possibile che non ho via d’uscita?..
La ringrazio, cordialità, Chiara.
Scritto il 7-12-2011 alle ore 21:01
chiara ti ho risposto nell’altra sezione (licenziamenti)
Scritto il 8-12-2011 alle ore 13:28
salve Dott. Stern,
sono un lavoratore a tempo indeterminato che che segue da novembre una formazione di specializzazione inerente al mio lavoro;continuo a lavorare 8 ore al giorno dopo le lezioni.Adesso ho un stage di 3 mesi, per cui non saprei come comportarmi dal punto di vista fiscale. Tra il mio lavoro e lo stage….Nessun pericolo???????
Scritto il 8-12-2011 alle ore 13:30
NB: PRECISO CHE LO STAGE SI FARA PRESSO UNA AZIENDA DIVERSA DELLA MIA…
Scritto il 9-12-2011 alle ore 22:14
franck la possibilità di svolgere stage e lavoro contemporaneamente non è in assoluto vietata. bisogna verificare se lo stage segua la recente regolamentazione (il fatto che tu non sia disoccupato stringe le possibilità operative).
quanto al resto ti consiglio comunque di chiedere autorizzazione al tuo DL, specialmente se andrai in altra azienda magari dello stesso settore!
il reddito sarà cumulato ai fini fiscali e dovrai pertanto fare il 730.
Scritto il 11-12-2011 alle ore 22:36
Grazie Dott. ho preso buona nota ..Ancora grazie…
Scritto il 12-12-2011 alle ore 16:23
caro paolo poi indicarmi per favore le ente dove posso presentare l domanda di tirocinio informativo per straniere non comunitare
Scritto il 13-12-2011 alle ore 15:23
senti la Fondazione per il Lavoro dei Consulenti del Lavoro per il tramite di un consulente delegato
Scritto il 16-12-2011 alle ore 16:29
Salve dottor Stern!
premessa- Lavoro all’interno di una cooperativa sociale calabrese che nell’abito di vari progetti sull’immigrazione svolge attività di ente promotore di tirocini formativi ed io a mia volta di tutor.
Ora, per la prima volta, nelle modalità operative dell’untimo progetto era esplicitamente richiesta la vidimazione del registro presenze ed ho provveduto a richiederla presso la DPL competente. Il mio quesito è: la vidimazione del registro delle presenze dei tirocinanti, laddove non esplicitamente richiesta, è obbligatoria?
2. Da alcuni giorni ha preso avvio un tirocinio formativo all’interno di un’azienda (Settore manifatturiero – Prefabbricazione di strutture in ferro) la quale mi ha richiesto che il tirocinante faccia delle visite mediche specifiche. A chi compete sostenere le spese di tali visite? All’ente promotore oppure all’azienda (che sostiene il contrario)? o peggio ancora al tirocinante? Le sarò grata se potesse indicarmi eventuali riferimenti normativi.
Resto in attesa di chiarimenti e grazie mille anticipatamente!
Scritto il 16-12-2011 alle ore 20:23
raffaella, il registro presenze x un tirocinante esiste solo quando richiesto da specifici enti finanziatori o da discipline regionali, in assenza di ciò non è un documento obbligatorio.
la competenza dei costi della medicina del lavoro sono definiti nella convenzione e possono pattiziamente competere a ciascuna delle due parti. Mai al tirocinante.
Non mi sembra esista una normativa specifica in merito, puoi analogicamente paragonare la situazione ai medesimi obblighi sussistenti x i lavoratori somministrati e previsti dal dlgs 81/08.
Scritto il 10-1-2012 alle ore 12:23
Salve Dottor Stern, vorrei gentilmente sapere se è possibile effettuare dei tirocini o stage durante la cassa integrazione straordinaria ed accumulare i 2 redditi.
Grazie.
Scritto il 13-1-2012 alle ore 20:38
olly è un caso molto particolare, se fosse accertato che il tirocinio fosse un “lavoro mascherato” rischieresti l’indennità cigs. in caso di tirocinio retribuito devi comunque dare comunicazione all’inps.
Scritto il 28-1-2012 alle ore 16:40
Salve, ho un problema e avrei bisogno di un’opinione a riguardo..Premetto che appartengo alle categorie protette e dunque alla legge 68/99.
A settembre ho iniziato un tirocinio a cui ho potuto accedere proprio tramite questa legge e dovrei completare e fine febbraio.. La convenzione per il tirocinio formativo e di orientamento è stato stipulato tra il csl e l’azienda in cui lavoro, con la prospettiva di un contratto a tempo determinato di un anno, e per il csl con la speranza che mi facciano un contratto a tempo indeterminato; ovviamente queste decisioni verranno prese dall’azienda.. fatto sta che questo tirocinio lo sto facendo per inserirmi nel mondo del lavoro; prima di iniziare questa esperienza non avevo mai lavorato, dunque non avevo alcun tipo di esperienza, ne avevo idea di come funzionasse un’azienda nella vita reale.. tutto ciò che ho in mano è un diploma di liceo scientifico e studio economia all’università.. ho metà degli esami ancora da sostenere per cui prima di iniziare il tirocinio avevo affrontato solo un percorso teorico mai pratico. Fatto sta che durante il tirocinio ho appreso nuove conoscenze..sto imparando il meccanismo presente in un ufficio amministrativo e con il tempo miglioro..inizialmente sbagliavo tanto, mi sono messa in gioco e provavo a fare le cose ma a volte sbagliando dunque seguivo le direttive della mia collega e ora grazie ai suoi consigli miglioro di giorno in giorno. Comunque sia durante il tirocinio dovrebbe seguirti un tutor.. il mio tutor è il mio direttore che a parte interagire con me nel momento in cui dedvo eseguire un suo comando non mi ha mai fatto da tutor ma lo è stata per me la mia collega.. ultimamente noto delle stranezze da perte del direttore.. mi riprende per ogni motivo, nutre dell’odio nei miei confronti..magari non gli va giù che ogni tanto sbaglio ma d’altronde sono una tirociniante e sto imparando..non credo che ogni persona che abbia lavorato in azienda da subito sapeva già cosa fare, come farla e oinventarsi nuove idee su come lavorare..faatto sta che qualche giorno fa la mia collega mi ha rivelato che il drettore le ha detto di essere scontento di me perchè da me essendo una persona con il titolo si aspettava che fossi + intraprendente, avessi + invettiva, potessi dargli consigli levandogli lavoro e così potessi fare anche copn la mia collega.. io ci sono rimasta molto male; prima di tutto perchè sto dando il massimo di me stessa, garantisco la mia disponibilità senza creare problemi e senza rompere le scatole ..non faccio domande su stipendio(il tirocinio ha un rimborso delle spese di 400 euro) sono abbastanza tranquilla e cerco di imparare al massimo senza creare disturbo.. bè fatto sta che non gli vado a genio..da qualche giorno ad oggi perchè prima non mi risultava tutto questo astio da parte sua..e adesso m chiedo:
la mia collega sarà sincera? se lo è, allora qual è il prblema? al momento della stipula del tirocinio il mio direttore sapeva benissimo che non avevo esperienza nonostante il titolo e pooii comunque sia il lavoro di ufficio lo svolgo, l’ufficio è in ordine e non c’è niente di arretrato e difatti la mia collega non ha niente di cui lamentarsi perchè per lei vado bene..sono confusa non capisco più niente e sopratutto mi sento una nullità..ero felice di imparare una mansione ed ora mi crolla il mondo addosso e mi viene da pensare che tutto ciò che ho costruito finora non è servito praticamente a nullla.. datemi la vostra opinione..grazie per avermi ascoltata..ciao , Marcella
Scritto il 29-1-2012 alle ore 23:28
marcella, marcella. il mondo del lavoro è così. ci sono dinamiche che a volte sono complesse. non sempre tutto è semplice. spesso i direttori pretendono competenze già acquisiti sperando che scuola ed università abbiano fatto bene il loro ruolo. ed invece … tu, come altri, hai capito subito che in un ufficio le cose sono molto diverse che nei banchi di scuola.
comunque sei giovane e, mi sembra, piena di carica. vai avanti, non ti preoccupare. fai sempre del tuo meglio e se vedi che le cose non vanno chiedi i motivi. mettiti in gioco con determinazione ed umiltà. anche questo è imparare. anzi forse è la cosa più difficile.
Scritto il 29-1-2012 alle ore 23:42
La ringrazio per i consigli..però non avrei avuto nessun problema nel momento in cui il direttore mi avesse detto ‘niente contratto perchè non ci sono fondi’ anzichè sentirmi dire che non sono abbastanza.. nel tirocinio si apprende ..so bene che lavoro e studio sono completamente differenti..ma non per questo chi è alle prime armi deve essere trattato come un’idiota nonostante l’impegno che mette nel lavoro.. dall’inizio mi sono messa in gioco con determinazione ed umiltà ma probabilmente non basta.. però sapevano bene di avere davanti a loro una persona senza esperienza che si sarebbe formata.. volevano una con esperienza pregressa non avrebbero mai dovuto scegliere me.. non mi piace deludere le persone perchè ne rimango + delusa solo io.. a presto
Scritto il 30-1-2012 alle ore 00:16
forza marcella, non è proprio il caso di rimanere delusi. sei all’inizio. in bocca al lupo.
Scritto il 31-1-2012 alle ore 21:26
Salve,
vorrei ricevere un’informazione.
Di tanto in tanto svolgo prestazioni occasionali per 1000/2000 euro netti all’anno.
Da marzo dovrei iniziare un tirocinio formativo per 6 mesi per 4500 euro lorde (finanziato dalla provincia).
Mi chiedo, al termine del tirocinio godró ancora delle agevolazioni della legge 407??
La mia domanda nasce dal fatto che sommando ad esempio 2000 euro di prestazione occasionale e 4500 euro di compensi dovuti al tirocinio supererei i 5000 euro annui.
In questo caso come funziona con la ritenuta d’acconto? La recuperei sui 2000 euro netti ricevuti? E cosa andrei a pagare sui 4500 euro lordi?
Help me!
Grazie in anticipo!
Scritto il 1-2-2012 alle ore 21:07
dipende da quante volte svolgi le prestazioni occasionali.
comunque il reddito complessivo si valuta sul lordo e non sul netto.
quanto alla ritenuta d’acconto versata entrerà ne conguaglio dei redditi in sede di dichiarazione come imposta già trattenuta
Scritto il 1-2-2012 alle ore 21:15
Grazie mille ma continuo a non capire se il tirocinio con bonus formativo ai fini fiscali va considerato come lavoro dipendente (soglia 8000 euro) oppure autonomo (5000).
Vorrei in buona sostanza capire se manterró la 407.
La prestazione occasionale é appunto occasionale (al max raggiungo le 2000 euro nette in un anno)
Scritto il 1-2-2012 alle ore 21:23
Il mio commento é stato cancellato.
Grazie per la risposta, le mie prestazioni occasionali sono rare (max 2000 euro l’anno nette, circa 2400 lorde).
La mia domanda é:
il bonus formativo di 4500 euro lorde legato al tirocinio formativo ai fini fiscali va considerato come lavoro dipendente (soglia 8000 euro) oppure autonomo (soglia 5000 euro)?
Questa risposta é importante perché in base a questa “credo ma non spero” perderó o no l’agevolazione relativa alla legge 407.
Scritto il 1-2-2012 alle ore 23:18
i compensi derivanti dai tirocini sono assimilati a redditi da lavoro dipendente
Scritto il 14-2-2012 alle ore 23:13
spettabile signor paolo le scrivo per chiedrvi una chiarificazione riguardante la cassa integrazione !! io operaio in una ceramica sono in cassa inetgrazione pertanto ho deciso di intraprendere un altra strada e mi sono iscritto a un corso professionale di cucina ora visto che sono in cassa integrazione posso praticare stage sensa perdere la suddetta cassa intagrazione , lo stege a la durata di 3 mesi e ha un rimborzo spese di 300 euri !! cordiali saluti maurizio
Scritto il 15-2-2012 alle ore 17:57
Salve,
avrei bisogno di un’informazione.
Ho fatto domanda di disoccupazione e sto aspettando una risposta dall’Inps. Nel frattempo ho deciso di iniziare il praticantato per diventare consulente del lavoro.
Nel caso la risposta dell’Inps fosse positiva, potrei percepire lo stesso l’indennità anche svolgendo il praticantato?
Grazie
Saluti
Scritto il 15-2-2012 alle ore 18:20
Salve,
vorrei un’informazione.
Ho presentato domanda di disoccupazione e sto aspettando una risposta dall’Inpsa. Nel frattempo ho deciso di iniziare il praticantato per diventare consulente del lavoro.
Se la risposta dell’Inps fosse positiva, perderei il diritto a percepire l’indennità svolgendo il praticantato?
Grazie
Saluti
Scritto il 15-2-2012 alle ore 18:58
salve paolo,
vorrei un parere: se a un dipendente non viene consegnata la lettera di assunzione ma l’unilav
e’ la stessa cosa?
grazie per le tue chiarissime ed puntuali risposte
ilaria
Scritto il 17-2-2012 alle ore 18:12
Gentilissimo dott-. Stern,
attualmente percepisco la disoccupazione, e nel frattempo avrei la possibilità di poter effettuare un tirocini formativo. Mi sono recato presso l’ufficio dell’impiego del mio paese ma ne sono uscito con più dubbi che certezze. volevo chiederle quindi, se il tirocinio che andrei ad iniziare mi precluderebbe la disoccupazione.
la ringrazio per l’attenzione.
buon lavoro
Scritto il 19-2-2012 alle ore 20:45
maurizio (248) direi di no. non avrai nessun problema. coordinati con il centro x l’impiego che x obbligo di legge deve proporre percorsi formativi e tirocinii a chi percepisce sostegni al reddito.
in bocca al lupo…. quando apri il ristorante avvertimi!
Scritto il 19-2-2012 alle ore 20:47
sara … se sei una praticante consulente del lavoro … ehm … questa risposta impara a cercarla tu e chiedi conferma al tu cdl.
mi sembra improprio un mio intervento dall’esterno cara futura collega!
Scritto il 19-2-2012 alle ore 20:48
ilaria la lettera di assunzione è un contratto, la copia dell’unilav al più un’informativa. ti sembrano la stessa cosa? direi di no!
Scritto il 19-2-2012 alle ore 20:50
salvatore nessuna preclusione, sempre che il tirocinio non abbia rimborsi molto elevati. abbiamo già affrontato la questione in risposte precedenti, scorri in su questo forum e troverai tutte le indicazioni.
Scritto il 19-2-2012 alle ore 21:07
grazie signor paolo !! la terrò informata , lei sarà il mio primo cliente :)ciao
Scritto il 27-2-2012 alle ore 20:13
Salve dott. Stern,
ecco il mio quesito: ho la possibilità di attivare (come sogg. promotore) un tirocinio formativo in Calabria rivolto ad uno straniero (pasticcere di professione) c/o un fornaio che ha dato piena disponibilità. Ora, il settore della panificazione si caratterizza per l’attività svolta principalmente durante la notte. La legge 196/98 e il DM 142/97 non parlano della possibilità o meno di svolgere attività formativa durante il periodo notturno (ovvero a cavallo tra la mezzanotte)…come posso regolarmi? il d,lgs 66/2003 in realtà parla di lavoro notturno ma il tirocinio in qst caso vi rientra o no? Spero tanto che riesca a trovare un riferimento che possa anda incontro al tirocinante e fargli fare tale esperienza…grazie!!!
Scritto il 7-3-2012 alle ore 17:15
Spett. Le Dott. Stern,
sono una giovane laureata in giurisprudenza e avrei bisogno di chiederle un parere, ringraziandola fin da ora per il servizio che offre.
è possibile attivare due tirocini formativi da parte di uno stesso ente promotore come l’università?Si potrebbe porre un problema per la doppia assicurazione inail?
La ringrazio ancora.
I miei migliori saluti,
Noemi
Scritto il 29-5-2012 alle ore 12:18
bongiorno a tutti,
vorrei fare una domanda, la cui risposta sembra scontata, ma che non è poi così facile: ho firmato un contratto di stage/tirocinio proprio oggi con il CPI. so che può sembrare fuori luogo pensarlo già ora, ma per quanto riguarda la rescissione dal contratto, questa come dovrebbe avvenire? con quanto preavviso dovrei avvertire il datore ?(sempre che ci sia un preasvviso)e poi rischierei di non essere pagata i giorni che ho lavorato, oppure, dato che il contratto prevede il rimborso spese allora sarei tutelata da quel punto di vista?
e altra domanda: i documenti che vengono spediti versò la metà e la fine dello stage potrebbero riportare note negative e dunque precludermi altre offerte di lavoro?
ringrazio in anticipo chi mi aiuterà!
Scritto il 15-6-2012 alle ore 22:09
noemi (259) mi scuso con l’abissale ritardo con cui rispondo. si si può procedere e non c’è alcun problema di sovrapposizione assicurativa
Scritto il 15-6-2012 alle ore 22:12
nana (260) la domanda, scusa, ma è mal posta. se hai attivato uno stage non puoi cominciare chiedendoti cosa fare x chiuderlo. comunque non ci sono particolari problemi, non è un rapporto di lavoro e valgono solo gli accordi tra le parti
Scritto il 19-12-2012 alle ore 17:38
Buon pomeriggio Dott.Stern, domanda molto importante (per me) e discretamente urgente…attualmente lavoro con contratto a progetto con scadenza a fine anno;ipotizzando che mi rinnovino il contratto a progetto, è possibile abbinarlo ad un tirocinio formativo di 6 mesi?
Grazie e buon Natale
Scritto il 31-12-2012 alle ore 13:57
Peppe, direi di si sempre che tu possa rientrare nelle casistiche previste per l’attivazione di stage.
se per esempio non rientrassi più tra i disoccupati, a ragione del tuo impiego, dovresti escludere detta possibilità di accesso ai tirocini
Scritto il 10-1-2013 alle ore 18:33
buonasera, volevo chiedere un informazione circa il tirocinio formativo.
ad un tirocinante “assunto” per un periodo di sei mesi spettano almeno due giorni di permesso nel caso dovesse succedere qualcosa? ed è prevista la visita fiscale come per i lavoratori?
Scritto il 21-1-2013 alle ore 18:24
Salve,
Il mio Tutor aziendale mi ha scritto per email che riceverò 500 euro di rimborso spese mensili, per 6 mesi di tirocinio formativo. Sul progetto formativo che mi appresto a firmare, vi è scritto 550 euro lordi al mese a titolo di rimborso spese. Saranno quindi 500 netti come pattuito o meno?
Scritto il 21-1-2013 alle ore 18:33
Salve,
Il mio Tutor aziendale mi ha promesso 500 euro di rimborso spese mensili, per 6 mesi di tirocinio formativo. Sul progetto formativo vi è scritto 550 euro lordi al mese a titolo di rimborso spese. Saranno quindi 500 netti come pattuito o meno?
Scritto il 12-3-2013 alle ore 00:05
Salve,
vorrei avere delle delucidazioni in merito al contratto da tirocinante.
Come premessa le dico che mi hanno fatto un contratto di Tirocinio che va dal 13/08/2012 al 14/02/2013.
Il mio contratto prevedeva un rimborso studio di 1000 euro.
Ma con l’ ultimo stipendio riferito agli ultimi 14 giorni di febbraio ho avuto solo 264,00 euro.
Per me sono troppo pochi anche se si tratta solo di 14 giorni.
Nel contattare il personale che si occupa delle buste paga nell’ azienda dove io lavoravo,mi ha solo riferito che il mio ultimo stipendio è stato soggetto a trattenute, rata addizionale comunale, rata addizionale regionale ed al conguaglio.
Premetto che nella busta paga di Dicembre risultano alle voci di ADDIZIONALE REGIONALE Euro 106,25 – ADDIZIONALE COMUNALE Euro 41,87 e un CONGUAGLIO di Euro 114,00.
Per non parlare di trattenute Irpef che mensilmente venivano detratte.
Com’è possibile tutto questo?
Non penso che per il mese di gennaio e i 15 giorni di febbraio ci siano più di 200 euro di trattenute riferite all’ Addizionale REGIONALE, ADDIZIONALE COMUNALE E UN ALTRO CONGUAGLIO. POSSO AVERE ULTERIORI DELUCIDAZIONI E sapere SE il tutto è a norma?
Scritto il 26-3-2018 alle ore 10:58
Ho terminato i miei 3 mesi da tirocinante… Ho richiesto l attestato alla mia titolare e la sta tirando per le lunghe… A chi mi devo rivolgere nel caso?
Scritto il 3-4-2019 alle ore 22:15
Salve vorrei delle informazioni gentilmente, siccome sto per fare un tirocinio formativo e vorrei sapere in che modo il mio capo scrive la mia valutazione positiva o negativa? Se la scrive negativa, qualche altra azienda dove mando il mio curriculum vitae con il tirocinio formativo che ho fatto mi puo’ assumere lo stesso? Aspetto vostre risposte. Grazie mille